Il Parlamento britannico non si pronuncerà sull'accordo per il divorzio dall'Unione Europea prima del 12 marzo, cioè quando mancheranno solo 17 giorni alla scadenza fissata per concretizzare l'operazione.
E' quanto ha dichiarato domenica Theresa May, escludendo quindi la possibilità che il voto possa avvenire mercoledì prossimo, allorché i deputati si ritroveranno a Westminster per presentare gli ennesimi emendamenti concernenti l'intesa. Nel frattempo -ha rassicurato la premier- i colloqui con Bruxelles proseguono in modo positivo e il termine del 29 marzo "è alla nostra portata".
Si starebbe però facendo strada, nei corridoi di Bruxelles e Londra, l'idea di prorogare il limite al 2021. Secondo quanto scrive il quotidiano The Guardian, un rinvio di questa portata permetterebbe di sciogliere con calma i nodi che la fretta sta solo ingarbugliando.
ANSA/dg