Le autorità cinesi hanno avviato un intervento radicale per il timore per una seconda ondata di contagi da COVID-19. A partire da mercoledì, gli abitanti di Wuhan dovranno effettuare il test ad acido nucleico per stabilire se hanno contratto il virus. I funzionari distrettuali hanno dieci giorni di tempo per completare l'operazione.
Secondo quanto riportato dalla televisione ufficiale della provincia di Hubei, lo screening è iniziato con il migliaio di abitanti del distretto di Qiaokou nonostante il brevissimo preavviso. Questa operazione, che potrebbe riguardare l'intera popolazione di 11 milioni di persone, è stata decisa dopo che nel fine settimana è stato scoperto un nuovo focolaio di sei persone infette, dopo che per 35 giorni senza nessun nuovo contagio rilevato.
La ricomparsa del coronavirus è stato uno shock, dopo che la popolazione ha trascorso, fino all'8 aprile, due mesi e mezzo in un regime restrittivo tra i più severi. Nonostante la Cina abbia allentato le misure d'emergenza, queste possono essere subito reintrodotte all'individuazione di nuovi focolai, come quello attualmente presente nella provincia di Jilin, al confine con la Corea del Nord.