Cina e Stati Uniti devono trovare un modo di cooperare. Lo ha auspicato nella notte su giovedì il presidente cinese Xi Jinping che si è congratulato con il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump e ha invitato i due Paesi ad “andare d’accordo”, secondo quanto riportato dai media statali.
La netta vittoria del candidato repubblicano nella corsa alla Casa Bianca ha inaugurato una nuova era di incertezza negli Stati Uniti e nel mondo. L’elezione di Trump potrebbe anche cambiare le relazioni sino-americane, che negli ultimi anni sono state messe a dura prova da una serie di temi tra cui Taiwan, il commercio, i diritti umani e la rivalità nel settore dell’alta tecnologia.
“La storia ha dimostrato che la Cina e gli Stati Uniti traggono vantaggio dalla cooperazione e perdono dal confronto”, ha detto il capo di Stato cinese a Trump, secondo un resoconto pubblicato dalla televisione pubblica CCTV.
“Una relazione sino-statunitense stabile, sana e duratura è in linea con gli interessi comuni di entrambi i Paesi e con le aspettative della comunità internazionale”, ha sottolineato Xi Jinping. Si tratta dei primi commenti del presidente cinese dopo la vittoria del candidato repubblicano.
Xi ha detto di sperare che “entrambe le parti sostengano i principi del rispetto reciproco, della coesistenza pacifica e della cooperazione win-win”. Ha invitato Washington e Pechino a “rafforzare il dialogo e la comunicazione, a gestire correttamente le loro differenze”.
Sia Donald Trump che la sua rivale democratica Kamala Harris hanno fatto campagna elettorale con la promessa di fare pressione sulla Cina. Il magnate repubblicano ha alzato la posta, promettendo di imporre tariffe del 60% su tutte le merci cinesi che entrano negli Stati Uniti. Se attuata, questa proposta potrebbe colpire 500 miliardi di dollari di beni cinesi importati, secondo PineBridge Investments.
L’export cinese in crescita, calano le importazioni
La Cina registra un surplus commerciale di 95,27 miliardi a ottobre, ben oltre le stime di 75,1 miliardi degli analisti. L’export, in base ai dati diffusi giovedì dalle Dogane cinesi, balza del 12,7%, a 309,06 miliardi, a fronte di attese a +5%, e si risolleva dai minimi dei ultimi cinque mesi (+2,4%) segnato a settembre: si tratta del sesto mese di fila di crescita e del passo più ampio da luglio 2022. L’import, invece, scivola a -2,3%, a 213,3 miliardi, contro le stime di mercato a +1,5% e dopo il magro +0,3% di settembre. È il primo calo registrato da giugno, nel mezzo della persistente debolezza dei consumi interni.
Trump e la politica estera
Telegiornale 06.11.2024, 20:00