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Yemen, raid aerei di Israele contro gli Houthi

Colpita anche la capitale Sana’a con l’aeroporto internazionale e siti di produzione di energia - Il direttore dell’OMS si trovava nello scalo yemenita bombardato

  • Ieri, 18:16
  • Ieri, 19:33
Fumo si alza dall'aeroporto di Sana'a in seguito agli attacchi aerei israeliani

Fumo si alza dall'aeroporto di Sana'a in seguito agli attacchi aerei israeliani

  • Keystone
Di: Ats/sdr 

Israele ha bombardato la capitale dello Yemen, Sana’a, e il porto di Hodeida, in risposta a lanci di missili da parte dei ribelli Houthi nei giorni scorsi. Lo riferiscono i media israeliani. I raid aerei sono avvenuti durante un discorso del leader del gruppo sciita filo-Iran, Abdul-Malik al-Houthi. Questi hanno preso di mira diversi siti, tra cui l’aeroporto internazionale di Sana’a e una centrale elettrica controllata dai ribelli Houthi, secondo quanto riferito da testimoni e insorti.

La TV Al Masirah, affiliata agli Houthi, ha descritto gli attacchi come “aggressione israeliana”. Fonti in Israele, citate da Haaretz, hanno confermato che l’aeronautica militare israeliana sta portando avanti gli attacchi in Yemen con tre obiettivi centrali: l’aeroporto internazionale di Sana’a, i siti di produzione di energia in città e i porti di Hodeida, Salif e Ras Kanatib sulla costa. Le forze di difesa israeliane (IDF) hanno confermato dal canto loro i raid contro gli Houthi nello Yemen.

Capo dell’OMS nello scalo di Sana’a bombardato da Israele

Il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, era all’aeroporto di Sana’a quando Israele ha lanciato un attacco aereo sullo scalo yemenita.

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Tedros Adhanom Ghebreyesus

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“Mentre stavamo per imbarcarci sul nostro volo da Sana’a, circa due ore fa, l’aeroporto è stato bombardato. Uno dei membri dell’equipaggio del nostro aereo è rimasto ferito. Almeno due persone sarebbero morte. La torre di controllo, la sala partenze, a pochi metri da dove ci trovavamo, e la pista sono state danneggiate”, ha scritto Tedros su X aggiungendo di dover aspettare che i danni vengano riparati prima di poter ripartire.

“Io e i miei colleghi di ONU e OMS siamo al sicuro”. Il capo dell’OMS ha riferito, sempre su X, che si trovava a Sana’a “per negoziare il rilascio di membri dello staff ONU detenuti e per valutare la situazione sanitaria e umanitaria in Yemen”. “Continuiamo a chiedere il rilascio immediato dei detenuti”, ha aggiunto Tedros.

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Notiziario dell01.00 del 22.12.2024

RSI Info 22.12.2024, 06:37

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Yemen, chi sono i ribelli Houthi

Telegiornale 21.07.2024, 12:30

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