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Zaporizhia è il fulcro della guerra

La città dell'Ucraina meridionale è ancora bombardata dai russi mentre la sua immensa centrale nucleare suscita timori che l'AIEA relativizza

  • 13 agosto 2022, 11:54
  • 20 novembre, 15:18
I combattimenti infuriano non lontano dalla gigantesca centrale atomica di Zaporizhia

I combattimenti infuriano non lontano dalla gigantesca centrale atomica di Zaporizhia

  • Keystone
Di: AFP/Reuters/ATS/EnCa 

Almeno tre persone sono state uccise e altre 15 ferite venerdì nei bombardamenti russi delle città ucraine di Kramatorsk a est e Zaporizhia a sud, hanno riferito le autorità locali.

"Un nuovo attacco a Kramatorsk: secondo le prime informazioni, con certezza abbiamo due civili morti e 13 feriti ", ha detto su Facebook Pavlo Kyrylenko, il governatore della regione di Donetsk. "Il bombardamento ha danneggiato circa venti edifici ed è scoppiato un incendio", ha aggiunto, chiedendo ancora una volta alla popolazione locale di fuggire dalla città.

Un funzionario locale di Zaporizhia, Anatoli Kourtev, da parte sua ha riferito su Telegram della morte di una donna venerdì in attacchi compiuti dai russi che hanno provocato anche due feriti, sempre tra la popolazione civile. Intanto sabato notte le forze ucraine hanno respinto un'offensiva russa diretta proprio verso Zaporizhia, la città sede della centrale nucleare più grande d'Europa, occupata dalle truppe di Mosca a inizio marzo.

Dopo che i russi hanno minato parte dei terreni dove sorge l'immenso sito atomico e minacciato, tra l'altro, di farlo esplodere piuttosto di cederlo agli ucraini, Kiev ha fornito all'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA) prove delle violazioni dei principi di sicurezza nucleare da parte dei soldati di Mosca e ha chiesto l'invio urgente di una missione internazionale formata da specialisti AIEA e delle Nazioni Unite.

Per l'AIEA non c'è una "minaccia immediata" a Zaporizhia

Dal canto suo l'Alto rappresentante per la politica estera dell'Unione europea Josep Borrell ha detto che "la centrale di Zaporizhzhia non deve essere utilizzata come parte di alcuna operazione militare. Sostengo la richiesta di smilitarizzazione dell'area a partire dal ritiro totale delle forze russe e sollecito l'AIEA a recarsi in visita. La Russia deve subito restituire il pieno controllo al legittimo proprietario, l'Ucraina".

Ma intervenendo all'ONU, Rafael Grossi, direttore generale dell'AIEA, ha assicurato che gli esperti dell'organizzazione non vedono una "minaccia immediata" alla centrale, situata una cinquantina di chilometri in linea d'aria a sud-ovest della città, controllata dagli ucraini. Ma la situazione, ha avvertito, potrebbe cambiare in ogni momento.

Ma i combattimenti non si fermano anche in altre regioni del Paese. Dal ritiro delle forze russe da Kiev e Kharkiv alla fine di marzo, la maggior parte dei combattimenti ha avuto luogo nel Donbass, bacino industriale nell'Ucraina orientale, e nel sud, dove Kiev sta conducendo una controffensiva. Il Ministero della Difesa ucraino ha ammesso i "successi parziali" delle forze russe in direzione di Bakhmut, sulla strada per Kramatorsk, dove le truppe di Mosca stanno ora cercando di rafforzare le loro posizioni.

Un funzionario ucraino nella regione di Kherson (a sud), il cui capoluogo è occupato dai russi, da parte sua ha assicurato su Facebook che l'ultimo ponte utilizzato per il trasporto di armi alle forze del Cremlino nell'area era stato "distrutto". La notizia è stata confermata sabato dall'ISW, l'Istituto per lo studio della guerra, il quale ha riferito che le forze ucraine hanno distrutto l'ultimo ponte presso la centrale idroelettrica di Kakhova nell'Oblast di Kherson; era un'infrastruttura che le forze russe usavano ripetutamente per spostare l'equipaggiamento militare.

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Telegiornale 12.08.2022, 14:30

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