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Zelensky: "Aiuti a Kiev non sono beneficenza"

Il presidente ucraino ha parlato mercoledì sera davanti al Congresso americano, ringraziando per il sostegno e confermando che il suo Paese non si arrenderà

  • 22 dicembre 2022, 06:22
  • 20 novembre, 14:10
Il presidente Volodymyr Zelensky si è espresso mercoledì sera davanti al Congresso americano

Il presidente Volodymyr Zelensky si è espresso mercoledì sera davanti al Congresso americano

  • Keystone
Di: AFP/EnCa 

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato mercoledì sera davanti al Congresso degli Stati Uniti che gli aiuti statunitensi sono "un investimento nella sicurezza globale e nella democrazia" e "non beneficenza". Si è espresso in questo senso dopo aver ricevuto il sostegno del suo omologo USA Joe Biden.

Trecento giorni dopo l'inizio dell'attacco russo contro l'Ucraina, il capo di Stato europeo è stato accolto come un eroe a Washington per il suo primo viaggio internazionale dall'inizio dell'offensiva russa il 24 febbraio, un viaggio organizzato in poche ore, al termine del quale Joe Biden gli ha promesso nuovi aiuti finanziari e, per la prima volta, la fornitura del sistema di difesa aerea Patriot.

“Il vostro denaro non è beneficenza, è un investimento nella sicurezza globale e nella democrazia, che gestiamo nel modo più responsabile”, ha assicurato Zelensky davanti agli eletti americani, che lo hanno accolto con una lunga standing ovation e si sono alzati ventuno volte per applaudirlo durante il suo discorso.

"Contrariamente alle previsioni più disastrose, l'Ucraina non è caduta. L'Ucraina è viva e combatte", ha detto l'ex attore laureato in giurisprudenza, che indossava un maglione kaki con il tridente ucraino. Kiev "mantiene le sue posizioni e non si arrenderà mai".

Ha anche collegato la lotta contro la Russia alla minaccia rappresentata dall'Iran, parlando di due Stati terroristi, tema caro alla fazione repubblicana che critica il presidente democratico Joe Biden per essere troppo compiacente di fronte a Teheran. Ha poi consegnato alla presidente della Camera dei rappresentanti Nancy Pelosi e alla vicepresidente Kamala Harris una bandiera ucraina proveniente da Bakhmut, città dell'Ucraina orientale che è attualmente nella zona più calda dal fronte in Donbass, e ricoperta dalle firme dei soldati in trincea.

Oltre 100'000 militari russi morti in guerra

Intanto l'Esercito ucraino ha comunicato giovedì che dall'inizio della guerra sono morti circa 100'400 soldati russi, inclusi 660 nella sola giornata di mercoledì. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, lo Stato Maggiore delle Forze armate di Kiev indica che si registrano anche 283 caccia, 267 elicotteri e 1'693 droni abbattuti.

Inoltre, l'esercito ucraino afferma di aver distrutto 3'003 carri armati russi, 5'981 veicoli blindati da combattimento, 1'978 sistemi di artiglieria, 413 sistemi di lanciarazzi multipli, oltre a 16 navi e 653 missili da crociera.

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