"Sono sicuro che vinceremo"

Il presidente statunitense Joe Biden e quello ucraino Volodymyr Zelensky, al termine dell'incontro tenutosi mercoledì alla Casa Bianca, quando a Washington era il tardo pomeriggio, sono apparsi davanti alla stampa in piena armonia. Il principale sostenitore degli sforzi di Kiev contro l'invasione russa ha garantito di essere risolutamente al fianco dell'alleato al quale ha garantito altri aiuti, tra cui i missili Patriot. Il suo omologo, arrivato in America passando dalla Polonia, gli ha risposto assicurando che l'investimento degli Stati Uniti in Ucraina rafforzerà la sicurezza globale. Ed ha aggiunto: "Voglio veramente vincere insieme.

Scusate ma non solo lo voglio, ne sono sicuro". Parole alle quali ha fatto eco Joe Biden dicendo: "Putin perderà, ha già perso. Non riuscirà mai ad occupare tutta l'Ucraina". Anche perché "la NATO e l'UE" non sono mai state più unite di quanto lo siano ora, nel sostegno al paese arrivato "al trecentesimo giorno di un attacco brutale e ingiustificato".

I due presidenti hanno affermato di voler la fine della guerra, ma che questo non dipende da loro, ma da Putin. "Vogliamo che questa guerra finisca, potrebbe finire oggi se Putin facesse la cosa giusta. Ma questo non succederà". Ha sottolineato Joe Biden che, rivolto al suo ospite, ha aggiunto: "Tu sei disposto a cercare una pace giusta ma Putin continua a dimostrare di non avere nessuna intenzione di cercarla". Gli ha anche assicurato che non c'è nessun cedimento nel "sostegno e nella solidarietà" all'Ucraina.

"Tutti sappiamo cosa è in gioco qui, era dalla Seconda Guerra Mondiale che un Paese europeo non veniva attaccato", ha affermato promettendo: "Non sarete mai da soli".

Volodymyr Zelensky ha ringraziato gli Stati Uniti per l'aiuto che hanno fornito e forniranno all'Ucraina. "Sono qui negli Stati Uniti con Biden perché lo rispetto come persona, come presidente ed essere umano. E per me questo è un momento storico" ha sottolineato davanti ai media alla Casa Bianca. Vladimir Putin "ha distrutto le nostre vite", ha aggiunto dicendosi convinto che "potrebbe spingersi oltre l'Ucraina e potenzialmente poter invadere stati dell'ex Unione Sovietica".

Joe Biden ha anche affermato che "Zelensky parlerà con Putin dopo averlo sconfitto sul campo di battaglia". Una vittoria che sarà ottenuta anche grazie all'aiuto degli Stati Uniti che hanno deciso di affidare all'esercito ucraino un'arma di provata efficacia per controllare lo spazio aereo: i missili terra-aria Patriot. Per l'inquilino della Casa Bianca il loro invio "non è un'escalation" essendo "sistemi difensivi". Il leader ucraino li aspettava da 300 giorni. Ha assicurato che "rafforzeranno significativamente la nostra difesa aerea".

Poi ha anticipato che, una volta installata la prima fornitura, ne verranno richiesti altri. "Siamo in guerra, scusate", ha sottolineato, sorridendo, il presidente uscito dall'Ucraina per la prima volta dall'invasione russa dello scorso 24 febbraio. Un viaggio storico per incontrare Joe Biden e parlare di fronte al Congresso anche per ribadire che "una pace giusta" non può comportare compromessi "sulla sovranità, sulla libertà e sull'integrità territoriale del mio Paese".

Addestrare le forze ucraine a usare i Patriot richiederà "alcuni mesi". Lo riferisce un funzionario dell'amministrazione Biden a margine della visita del presidente. "I Patriot richiedono addestramento e ci attendiamo che ci vorranno alcuni mesi per assicurare che le forze ucraine abbiamo l'addestramento necessario a usarli con successo", ha spiegato.