Volodymyr Zelensky è arrivato alla Casa Bianca dove è stato ricevuto dal presidente americano Joe Biden prima del loro colloquio nello Studio Ovale e la conferenza stampa congiunta prevista alle 16.30 (le 22.30 in Svizzera). Il leader ucraino si è presentato a Washington indossando la tenuta militare che non abbandona dallo scorso 24 febbraio, quando iniziò l'invasione russa.
Joe Biden e la moglie Jill hanno ricevuto Volodymyr Zelensky nel South Lawn della Casa Bianca, davanti al quale è stato allestito il tappeto rosso delle grande occasioni. I due si sono stretti la mano e abbracciati, prima di posare per la foto ufficiale.
"Mr President, welcome back", presidente bentornato, ha detto Biden a Zelensky prima di entrare alla Casa Bianca. "Controlliamo la situazione" grazie al sostegno degli Stati Uniti, ma "la guerra non è finita", ha detto il presidente ucraino che cerca di ottenere nuovi aiuti dal principale fornitore di armi e sostegno umanitario.
Gli Stati Uniti vogliono una "pace giusta", ha detto Biden precisando che gli Stati Uniti rafforzeranno la difesa ucraina, inclusa quella aerea.
Zelensky a Washington
Telegiornale 21.12.2022, 21:00
La visita è storica (è la prima volta che Volodymyr Zelensky lascia l'Ucraina dall'inizio dell'invasione da parte della Russia), ma soprattutto è di fondamentale importanza per il prosieguo della guerra da un punto di vista psicologico e da quello operativo, come spiegato alla RSI dal politologo Aldo Ferrari, professore all'Università Ca' Foscari di Venezia e direttore del programma di ricerca su Russia, Caucaso e Asia Centrale dell'Istituto per gli studi di politica internazionale (ISPI) di Milano.
Il commento di Aldo Ferrari
Telegiornale 21.12.2022, 21:00
Secondo Aldo Ferrari, da un lato, la visita significa che Zelensky vuole mostrare al mondo, prima che al proprio paese, di sentirsi sicuro abbastanza da lasciare Kiev e ad affrontare un viaggio abbastanza rischioso" e dall'altro "serve a rafforzare il rapporto privilegiato con gli USA in un momento in cui negli Stati Uniti qualcuno si chiede se sia ancora opportuno sostenere Kiev con questa intensità".
Le ragioni della visita sono quindi in primo luogo di tipo politico e propagandistico. Per quanto riguarda, invece l'aspetto bellico, secondo l'esperto, non bisogna attendersi cambiamenti importanti. "Gli USA - sottolinea Aldo Ferarri - hanno già deciso di continuare a sostenere intensamente l'Ucraina ponendo alcuni paletti per non essere direttamente coinvolti nel conflitto. Inoltre la fornitura dei missili Patriot è già stata decisa".
A contare, dato anche l'atteggiamento europeo, spiega, è in primo luogo il sostegno di Washington che "ha un preciso guadagno politico, strategico e economico".