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Zelensky: "Nella NATO solo a guerra finita"

Le considerazioni del presidente ucraino al secondo giorno del vertice dell'Alleanza Atlantica in corso a Vilnius

  • 12 luglio 2023, 13:20
  • 13 luglio 2023, 20:25
Il presidente ucraino al vertice NATO a Vilnius

Il presidente ucraino al vertice NATO a Vilnius

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Di: ATS/ANSA/AFP/Swing

"Dai colloqui di oggi (alla seconda giornata del vertice NATO in corso a Vilnius) capisco che le condizioni necessarie per l'ingresso nella NATO saranno raggiunte quando ci sarà la pace in Ucraina". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in conferenza stampa con il segretario generale dell’Alleanza Jens Stoltenberg.

"Caro Volodymyr - ha detto da parte sua Stoltenberg -, è un onore averti qui al summit NATO: quando il presidente russo Vladimir Putin ha invaso l'Ucraina ha sottostimato il coraggio del popolo ucraino e la determinazione della leadership ucraina, ma anche l'unità della NATO. Il summit di Vilnius marca l'inizio di una nuova relazione con l'Ucraina. L'Ucraina è vicina alla NATO come mai prima d'ora".

Da Vilnius il commento di Andrea Ostinelli

Telegiornale 10.07.2023, 20:00

Zelensky ha aggiunto che "capiamo che alcuni hanno paura di parlare di membership ora perché nessuno vuole una guerra mondiale ed è comprensibile. Ma abbiamo bisogno di avere segnali". "Se oggi il G7 concorderà la dichiarazione per le garanzie di sicurezza sarà un passo importante perché nel testo si dice che valgono per coprire il nostro percorso sulla via per l’entrata nell’Alleanza Atlantica", ha aggiunto, sottolineando che "le promesse del G7 non possono sostituire l'ingresso dell'Ucraina nella NATO come Stato membro".

"Capisco che la questione della timeline dell'invito sia un segnale tecnico. Ma non gestiamo solo burocrazia. Sarebbe un fattore per motivare la società e per me sarebbe stato importante e lo paragono allo status di candidato per l'UE. Anche quello era un segnale, non era attuale un ingresso nell'UE. Ma era un segnale potente per la Russia che l'Ucraina sarà uno Stato indipendente", ha ancora spiegato Zelensky.

Bombe a grappolo

Il ministro della difesa ucraino Oleksyi Reznikov, citato da Rbc-Ucraina, ha frattanto affermato “che le munizioni a grappolo promesse dagli USA cambieranno le regole del gioco della guerra per la liberazione dei nostri territori temporaneamente occupati". Secondo il ministro le regole sono già state modificate con la consegna di proiettili d'artiglieria da 155 millimetri e da vari tipi di missile a lunga gittata, ma ha ribadito l'impegno a usare questo tipo di arma limitatamente alle aree non urbane e solo sul territorio dell'Ucraina.

Reznikov ha respinto la disapprovazione di alcuni Paesi e gruppi umanitari sull'uso delle controverse munizioni a grappolo, messe al bando da molti Stati in tutto il mondo, ma “ampiamente utilizzate da Mosca in questa guerra”.

La Russia e il G7

Il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha dichiarato che "le garanzie di sicurezza offerte dai Paesi del G7 all'Ucraina violano la sicurezza della Russia". Lo riporta l'agenzia Interfax. Il portavoce del presidente Vladimir Putin ha dichiarato che il Cremlino ha "un atteggiamento molto negativo nei confronti" di una possibile adesione dell'Ucraina alla NATO. "Questo argomento - ha detto Peskov - è direttamente correlato all'affermazione che i Paesi del G7 forniranno garanzie di sicurezza" all'Ucraina.

"Lo consideriamo estremamente errato e potenzialmente molto pericoloso - ha affermato il portavoce - perché, fornendo qualsiasi tipo di garanzia di sicurezza all'Ucraina, questi Stati, di fatto, ignorano il principio internazionale dell'indivisibilità della sicurezza, cioè, fornendo garanzie di sicurezza all'Ucraina, violano la sicurezza del Federazione Russa. Questo - ha concluso Peskov - è impossibile ed è irto di pericoli a medio termine, a lungo termine e anche a breve termine, con conseguenze molto, molto negative".

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