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Zelensky chiude sul transito del gas russo e chiede sicurezza

Incontro a Bruxelles del presidente ucraino con i leader dell’UE: “Non possiamo vivere - ha detto - con un conflitto congelato sul nostro territorio” - Il vertice ribadisce il sostegno dei 27 a Kiev

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Volodymir Zelensky stringe la mano ad Antonio Costa, presidente del Consiglio europeo

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Di: ATS/AFP/Spi 

Non sono condizioni, ma rifiuti quelli che ha espresso giovedì il presidente Volodymir Zelensky, giunto a Bruxelles per un incontro con i leader dell’Unione Europea. Innanzitutto la guerra:  “Non possiamo vivere con un conflitto congelato sul nostro terreno - ha detto il leader ucraino - la gente deve sapere cosa succede dopo, per avere una tregua. Abbiamo bisogno di garanzie di sicurezza”. Il secondo no, riguarda l’energia: “Non prolungheremo” l’accordo di “transito del gas russo” attraverso l’Ucraina verso l’Europa, “non daremo la possibilità” a Mosca “di guadagnare altri miliardi sul nostro sangue e sulla pelle degli ucraini”, ha detto Zelensky in conferenza stampa dopo l’incontro, rispondendo a una domanda sul contratto tra Kiev e Mosca in scadenza il 31 dicembre.

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Tra l'ungherese Orban e l'ucraino Zelensky (qui al tavolo) nessun colloquio riservato

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A poche settimane dal ritorno di Donald Trump, con tutte le incognite sul posizionamento futuro degli Stati Uniti, il presidente ucraino ha esortato l’Europa e gli stessi USA a fare fronte comune per raggiungere la pace in Ucraina. “Penso che solo insieme possano davvero fermare Putin e salvare l’Ucraina’, ha affermato prima del summit.

Al termine dell’incontro, Zelensky ha invece parlato di quella che per lui sarebbe la forza in grado di dissuadere la Russia. “Io credo che le garanzie di sicurezza europee non saranno sufficienti per l’Ucraina. Per noi la vera garanzia, ora o nel futuro, è la NATO e la Nato dipende dalle decisioni prese da europei e americani”, ha aggiunto.

Il presidente ucraino ha inoltre precisato di non avere avuto “alcuna conversazione con il primo ministro dell’Ungheria Viktor Orban. Non è molto serio parlare di queste iniziative” come una tregua di Natale “legate alle vite degli ucraini e scoprirle dai media. Con tutto il rispetto, Orban non ha un mandato per negoziare e le sue relazioni con Putin sono un po’ troppo calde per rimettere Putin al suo posto”.

Il summit ribadisce “sostegno” a tutti i livelli

Al termine del vertice di Bruxelles i 27 hanno adottato un documento in cui si ribadisce il sostegno all’Ucraina: “Oggi, a più di 1’000 giorni dall’inizio dell’invasione su vasta scala da parte della Russia, il Consiglio europeo ribadisce la sua risoluta condanna della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina, che costituisce una manifesta violazione della Carta delle Nazioni Unite, e ribadisce il suo continuo sostegno all’indipendenza, sovranità e integrità territoriale dell’Ucraina all’interno dei suoi confini riconosciuti a livello internazionale”.

I leader riconfermano “l’incrollabile impegno dell’Unione Europea a fornire continuo sostegno politico, finanziario, economico, umanitario, militare e diplomatico all’Ucraina e al suo popolo per tutto il tempo necessario e con la intensità necessaria. La Russia - si evidenzia - non deve prevalere”.

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Telegiornale 13.12.2024, 12:30

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