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Zelensky conferma l’arrivo dei carri armati Usa Abrams

I 31 mezzi saranno usati “con molta attenzione e solo per operazioni ben progettate” - Intanto continua l’offensiva russa su Odessa - Mentre l’Onu conferma: russi hanno usato la tortura in Ucraina in modo sistematico

  • 25 settembre 2023, 17:20
  • 25 settembre 2023, 17:20
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  • Keystone
Di: Ansa/RedMM 

La notizia è stata confermata il 25 settembre su Telegram dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky: un primo lotto dei 31 carri armati Abrams di fabbricazione statunitense è arrivato in Ucraina con mesi di anticipo rispetto alle previsioni per essere utilizzato nella controffensiva contro la Russia. Scrive Zelensky su Telegram: “Buone notizie dal ministro (della Difesa) Umerov. Gli Abrams sono già in Ucraina e si preparano a rafforzare le nostre brigate. Sono grato ai nostri alleati per aver rispettato gli accordi! Stiamo cercando nuovi contratti e ampliando la geografia delle forniture”. In proposito, è stato il capo dell’intelligence della Difesa Kyrylo Budanov a dichiarare in un’intervista che l’Ucraina utilizzerà i carri armati Abrams “con molta attenzione e solo per operazioni ben progettate”. Soltanto a luglio, del resto, si era saputo che i militari delle forze armate di Kiev avevano iniziato l’addestramento sui carri armati americani in una base in Germania.

La notizia dei carri armati è arrivata mentre continuano le offensive russe in Ucraina. Un drone e un missile russo, in particolare, hanno danneggiato un’infrastruttura, un silo di grano e un hotel abbandonato, e hanno ferito una persona nella città portuale di Odessa sul Mar Nero, mentre altri attacchi in Ucraina hanno ucciso cinque civili e ne hanno feriti 13 soltanto nelle ultime 24 ore.

È da quando si è ritirata dall’accordo che consentiva l’esportazione di grano ucraino verso Paesi in difficoltà che la Russia prende di mira Odessa. Gli attacchi hanno distrutto silos, magazzini, terminali petroliferi e altre infrastrutture critiche per lo stoccaggio e la spedizione.

È infine sempre di oggi la notizia che a Ginevra il team investigativo incaricato dalle Nazioni Unite di riferire in merito alle ultime scoperte su quanto avviene sul campo del conflitto in corso ha dichiarato al Consiglio per i diritti umani che i russi hanno torturato gli ucraini in modo così brutale che alcuni sono morti. E non solo: hanno anche costretto le rispettive famiglie ad assistere mentre stupravano le donne. Il team ha “raccolto ulteriori prove che indicano che l’uso della tortura da parte delle forze armate russe nelle aree sotto il loro controllo è stato diffuso e sistematico”. E ancora: “In alcuni casi, la tortura è stata inflitta con tale brutalità da causare la morte della vittima”.

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