Il Ceo di Facebook, Mark Zuckerberg, torna a scusarsi per il caso Cambridge Analytica. Lo ha fatto acquistando spazi su quotidiani britannici e americani in cui ha ribadito che si è trattato di una violazione della fiducia, che si rammarica che non si sia fatto di più all'epoca e che si sta lavorando per garantire che non accada più.
Emergono intanto altri dubbi sulla tutela della privacy dopo la segnalazione in un rapporto della pubblicazione Ars Techinca, citato da CNBC, secondo cui Facebook avrebbe salvato dati degli utenti di telefoni Android.
Il social network da parte sua ha risposto, riferisce ancora CNBC, che si tratta di una pratica diffusa per avviare l'uploading dei contatti telefonici, aggiungendo che gli utenti danno il loro consenso alla funzione opzionale. Per il social, i dati sui contatti possono essere cancellati dal proprio profilo usando uno strumento disponibile sui browser.
ATS/BRav