Natura e Animali

Continua la strage delle tigri

Sono 41 i grandi felini morti da gennaio - Cala il bracconaggio ma cresce la "guerra" con i contadini

  • 12 agosto 2015, 12:11
  • 7 giugno 2023, 11:36
Raja, tigre del Bengala di otto anni, non è contenta delle ultime statistiche

Raja, tigre del Bengala di otto anni, non è contenta delle ultime statistiche

  • Reuters

L'India ha perso 41 tigri dall'inizio dell'anno a causa del bracconaggio, morti naturali e di incidenti con la popolazione nei pressi dei parchi protetti. Lo riporta mercoledì The Times of India. I nuovi dati, che prendono in considerazione i primi sette mesi, sono stati resi noti dall'Autorità nazionale per la protezione delle tigri e da Traffic-India, network che lotta contro il traffico di specie in via di estinzione.

In diversi casi sono state le stesse autorità locali a ordinare l'uccisione delle tigri perché considerate pericolose per l'uomo. Il bracconaggio è calato in varie aree grazie all'impiego di guardie forestali nelle riserve, ma si è acuita la "guerra" con le popolazioni rurali. Svariati animali sono stati infatti uccisi con trappole elettrificate o avvelenati dai contadini per paura o per ritorsione per la perdita di bestiame.

Grazie agli sforzi del Governo di New Delhi per proteggere la tigre del Bengala, negli ultimi quattro anni il numero d’esemplari è cresciuto del 30%. Stando all'ultimo censimento dello scorso anno erano 2'226.

ATS/ANSA/EnCa

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