Qualche giorno fa un affiliato esteticamente rilevante della classe dei Gasteropodi, la chiocciola fasciata, è stato designato da Pro Natura animale dell’anno 2025. La notizia è stata largamente ripresa dai media e diffusa da molte testate. E proprio come abbozzato in modo divertente dalla trasmissione radiofonica “Caracas” su Rete tre, la decisione ha aperto un inaspettato dibattito fra addetti ai lavori e il pubblico in generale.
Christian Bernasconi commenta il titolo di animale dell’anno
Caracas (Rete Tre) - con Matteo Pelli e Nicolò Casolini 09.01.2025, 07:28
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Ai più è sembrato esagerato attribuire un “titolo” tanto prestigioso quanto quello di “animale dell’anno” a un esserino molto discreto, che seppur carino è, oltretutto, comune e largamente diffuso sul territorio. In verità, Pro Natura con questa designazione intende proprio attirare l’attenzione su un mondo, quello dei decompositori, che lavora nell’ombra anche per garantire la fertilità dei suoli, base del nostro approvvigionamento alimentare. Chiocciole e lumaconi alleati di porcellini di terra, lombrichi e millepiedi costituiscono un vero esercito, numerosissimo, che tritura la materia vegetale in decomposizione, ma anche escrementi e cadaveri, fornendo la base alimentare per batteri e funghi che, a loro volta, grazie al loro particolare metabolismo, liberano le sostanze nutritive per le piante. Insomma, i molluschi sono parte integrante di un anello fondamentale che assicura la vita sul pianeta. La chiocciola fasciata è dunque un testimonial di un mondo fondamentale, variegato, ma poco conosciuto.
Chiocciola
RSI Info 14.08.2019, 17:35
Limitandoci al mondo delle chiocciole e delle lumache abbiamo contattato François Claude e Pascal Stucki, co-autori della Lista Rossa dei molluschi in Svizzera per avere qualche informazione supplementare su questi abitanti del nostro territorio. Pascal Stucki, idrobiologo e, tra le altre cose, esperto di Gasteropodi, ci racconta subito una particolarità sull’animale dell’anno:
“la chiocciola fasciata è caratterizzata da una grande eterogeneità di colorazione. La conchiglia può essere di base colorata di giallo, di rosa o di marrone e ornata da strisce brune in un numero che varia da 0 a 5. La colorazione con un’alternanza di strisce brune aiuterebbe il mollusco a mimetizzarsi negli ambienti cespugliosi e rendere difficoltosa la cattura da parte di un suo temibile predatore: il tordo. Questo uccello, tuttavia, imparerebbe a riconoscere e a scovare nel proprio territorio molluschi che presentano sempre lo stesso motivo colorato. L’agire permetterebbe di risparmiare e favorire la diffusione di chiocciole fasciate munite di un altro disegno”.
Insomma, sembrerebbe uno stratagemma che non favorisce l’individuo, ma che permette di conservare la popolazione grazie alla forte variabilità genetica che ne determina un’ampia gamma di colorazioni. I meccanismi che stanno alla base di questa variabilità sono complessi perché, oltre che dai predatori, probabilmente sono influenzati anche da molti altri fattori come la natura e la composizione del suolo. Tuttavia, una cosa è certa per la chiocciola fasciata…seguire le mode e scegliere l’abito conosciuto dai tordi può risultare fatale!
Anche François Claude, collaboratore scientifico di Info fauna, spezza una lancia in favore dell’animale dell’anno:
“la chiocciola fasciata è l’ambasciatrice di un gruppo di animali, anche grazie al guscio che permane molto tempo dopo la morte, che si lasciano avvicinare e studiare facilmente. Per questa ragione le chiocciole costituiscono spesso l’affascinante porta d’entrata, per i più giovani, allo studio della biologia e della misteriosa fauna del suolo. Per quanto mi riguarda, invece, studio i molluschi da 25 anni, in tutti questi anni ho accumulato un gran numero di informazioni nuove. Tuttavia, questi animali e la loro ripartizione rimangono ancora in parte sconosciuti e questo è il motore che attiva la mia passione, perché la scoperta di una specie che non si pensava presente, oppure la riapparizione di specie di cui non si avevano più notizie da oltre un secolo sono sempre possibili. E in questi casi l’emozione è grande!”.
Il lavoro di revisione della lista rossa che vede all’opera 15 persone ci aiuta ad allargare lo sguardo sulla situazione attuale dei molluschi terrestri nel nostro paese. In Svizzera vivono 295 specie di molluschi, fra questi le 180 specie di chiocciole e limacce compongono un insieme molto variegato di specie. Alcune sono molto specializzate e vivono solo in ambienti ben precisi, altre sono generaliste e colonizzano il territorio da quote collinari fino ai 3’000 metri, perciò, Lo stesso François Claude ci dice che:
“è difficile generalizzare sulla situazione attuale in Svizzera. Tuttavia, a questo punto della revisione della Lista Rossa - abbiamo fatto 4 anni di ricerche sul campo, ne rimane ancora uno, al quale seguirà l’analisi dei dati, la redazione finale e la pubblicazione finale prevista dall’Ufficio federale dell’ambiente – l’impressione è che nella nuova lista, circa 15 anni dopo la pubblicazione della precedente, non ci saranno cambi di stato per le specie minacciate di molluschi terrestri, la situazione è abbastanza stabile”.
Insomma, per ragioni ancora difficili da individuare, i molluschi terrestri sembrano resistere ai cambiamenti di clima e di habitat che hanno investito il nostro territorio in questi ultimi anni. Fanno eccezione, ma non è sorprendente, le specie legate strettamente agli ambienti umidi e alle fasce altitudinali elevate. È interessante rimarcare che mentre la biodiversità degli insetti crolla, quella dei molluschi terrestri sembra tenere botta!
I molluschi comunque, pian piano, grazie alle ricerche scientifiche e ai monitoraggi si sono fatti notare anche per il loro importante ruolo – dal nostro punto di vista - di indicatori biologici. Per questa ragione numerosi cantoni hanno nel frattempo integrato questa classe di animali nei piani di azione nell’ambito della protezione dell’ambiente, iscrivendo numerose misure pratiche per favorire la loro conservazione. A proposito di cantoni, proprio il Cantone Ticino ha una grande responsabilità nella tutela di alcune specie presenti per la Svizzera solo a sud delle alpi, segnatamente nel Sottoceneri. Sul Monte Generoso, per esempio, è presente un grande lumacone nero, la Tandonia nigra, in pericolo di estinzione, diffuso solo sul massiccio montuoso del Mendrisiotto. Pascal Stucki, che per la lista rossa dei molluschi è responsabile della parte degli acquatici, aggiunge:
“sempre nel Mendrisiotto, sulle pendici calcaree dei massicci del Monte Generoso e del Monte San Giorgio, vivono due specie endemiche, Bythinella padana e Graziana quadrifoglio, in Svizzera presenti praticamente solo qui. Popolano piccole sorgenti d’acqua e non potrebbero sopravvivere altrove”.
Conoscendo la scarsa mobilità di questi animali è facile immaginare che se qualcosa dovesse perturbare i loro habitat, questi animaletti scomparirebbero dalla faccia della terra.
Graziana quadrifoglio è una specie che in Svizzera è presente solo nel Mendrisiotto