Natura e Animali

Il risveglio degli insetti

Chiamato “Keichitsu” in giapponese, il risveglio degli insetti è quel particolare momento dell’anno in cui gli insetti e altri animali cominciano ad attivarsi dopo il periodo invernale

  • Oggi, 15:04
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Di: red. giardino di Albert/Christian Bernasconi 

Con l’arrivo della primavera e di temperature più miti, si risvegliano anche gli insetti. Alcuni di questi animali suscitano sensazioni positive come le farfalle o le operose api domestiche, mentre altri come le zanzare o le formiche non sono sempre apprezzati per la loro tendenza a importunarci (dal nostro punto di vista) e a entrare nelle nostre case alla ricerca di cibo. Tuttavia, tutti gli insetti giocano ruoli molto importanti in natura e sono elementi chiave per gli ecosistemi e per la biodiversità. Malgrado questo non se la passano bene e da qualche anno si assiste a un importante declino di questi animali a livello globale.

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Insetticidio

Il giardino di Albert 28.01.2024, 18:05

  • ©ARTE G.E.I.E. /Squawk /Simple Production/RTBF– 2021

Gli insetti sono gli animali più numerosi sul Pianeta. Il numero di specie attualmente conosciute supera il milione, ma si stima che potrebbero essercene anche 10 milioni. Dopo i mesi invernali trascorsi in uno stato di letargo (nel caso degli insetti adulti), oppure sotto forma di uovo o di larva (per gli stadi più giovani), gli insetti fanno capolino in prati, giardini e boschi, pronti a rimettersi in attività con l’obiettivo principale di perpetuare la propria specie. Nel perseguire questo scopo, svolgono tutta una serie di attività estremamente importanti per la natura in genere e quindi anche per noi esseri umani. 

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Molti di questi esseri viventi intervengono nell’impollinazione dei fiori (sono i cosiddetti insetti pronubi), garantendo la produzione di semi e frutti da parte delle piante, che possono così riprodursi. Senza dimenticare che semi, frutti e piante in genere sono una fondamentale fonte di nutrimento per tutta una serie di animali, tra cui ci siamo anche noi.

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Ma gli insetti non sono cruciali solo per l’impollinazione: molte specie intervengono nel riciclo della materia organica (contribuiscono a far decomporre piante e animali morti), nel rendere fertili i suoli, sono una fonte di cibo importante per molti animali insettivori e alcuni di loro giocano un ruolo chiave nella lotta biologica. Nutrendosi di insetti nocivi per le nostre coltivazioni, possono essere degli ottimi alleati nel settore agricolo. Pensiamo ad esempio a coccinelle e formiche.

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Tra i primi insetti a risvegliarsi in primavera ci sono le api. Non solo le api domestiche, ma anche quelle selvatiche. Di questo gruppo, i più conosciuti sono con ogni probabilità i bombi, tra i primi a farsi notare perché riescono a volare con temperature più fresche rispetto ad altri insetti. Dal momento che al loro risveglio i fiori non sono ancora tutti sbocciati, questi insetti non hanno a disposizione molto cibo. Li possiamo tuttavia aiutare mettendo loro a disposizione dei fiori primaverili carichi di nettare in giardini e balconi.

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Le farfalle fanno indubbiamente parte degli insetti che attendiamo con piacere in primavera. Alcune trascorrono l’inverno sotto forma di crisalide o di uovo. L’arrivo della primavera permette loro di terminare la metamorfosi e trasformarsi in farfalle adulte che vedremo svolazzare in prati e giardini dopo alcune settimane di caldo primaverile. Ma alcune farfalle, come la Cedronella (Gonepteryx rhamni), trascorrono l’inverno sotto forma di adulto. Ecco perché quando la primavera le riscalda sono le prime a volare e a farsi notare con il loro grazioso volo e il loro colore tendente al giallo limone.

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Oltre alle api, anche le formiche tornano a riattivarsi in questo periodo. Nelle prime settimane di caldo avranno tendenza ad essere maggiormente presenti nelle nostre abitazioni. Visto che le temperature esterne non sono ancora stabili e dal momento che il cibo all’esterno ancora scarseggia - le colonie di afidi non sono ancora disponibili - le formiche cercheranno rifugio e cibo nelle case. A volte bastano poche briciole, delle tracce di marmellata sul tavolo o le crocchette del gatto per attirarle in gran numero.

Per evitare che questo succeda si può cercare di tenere il più possibile pulite le superfici della cucina (più facile a dirsi che a farsi), o a inserire la ciotola con le crocchette del gatto all’interno di una ciotola più larga contenente acqua. In questo modo le formiche non riusciranno a raggiungere il cibo del micio, protetto da una barriera d’acqua invalicabile.

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Tipico formicaio di formiche dei boschi

  • IMAGO/Pond5Images

Uno dei meccanismi più curiosi per risvegliarsi dal letargo invernale si trova proprio tra le formiche, in particolare nelle formiche dei boschi. Queste specie, che vivono fino ai 2000 m di quota costruiscono dei formicai caratteristici a forma di monticello che possono ospitare colonie molto popolose (un formicaio di grandi dimensioni può ospitare fino a mezzo milione di formiche). Presenti in tutte le Alpi, ma anche fino nelle foreste del Nord Europa, le formiche dei boschi abitano in regioni n cui l’inverno può essere rigido e nevoso. Per evitare che la colonia si risvegli troppo presto e sia esposta al rischio di gelate di fine inverno, l’evoluzione ha sviluppato un sistema ingegnoso. 

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IMAGO/Depositphotos

In inverno la maggior parte delle operaie della colonia si ritira nelle zone profonde del nido in uno stato di ibernazione. Una piccolissima parte invece attende la primavera negli strati superiori del formicaio. Quando il sole torna a scaldare il nido in primavera, il calore farà pian piano risvegliare le operaie di superficie, ma non quelle al riparo nelle zone profonde. Se le condizioni primaverili perdurano, le prime formiche faranno dentro e fuori dal formicaio trasportando il loro calore fino negli strati profondi, tepore che aiuterà le proprie sorelle a svegliarsi dal letargo. Le prime fungono quindi da messaggeri termici e il loro è un ruolo fondamentale. Sono un salvavita per la colonia perché solo se le condizioni miti perdurano riescono a svegliare le loro sorelle, proteggendo così il resto della colonia da un risveglio prematuro. Nell’apice del risveglio, tutte le formiche presenti nel formicaio - regine comprese - usciranno sulla superficie del nido per un vero e proprio bagno di sole: una botta di energia per iniziare una nuova stagione di attività!

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Frutticoltura, orticoltura e consigli bio

L'ora della terra 09.03.2025, 09:05

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Ovviamente ci sono molti altri insetti che pian piano si risvegliano in letargo: coccinelle, vespe, cimici, cetonie, zanzare. Alcuni ci affascinano, altri ci infastidiscono, altri ci fanno paura. Ma ogni specie ha un ruolo chiave in natura, non necessariamente positivo dal nostro punto di vista, ma sicuramente fondamentale nell’albero della vita e già solo per questo meritano il nostro rispetto.

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