La monogamia, situazione in cui una femmina e un maschio formano una coppia per un periodo determinato, pur non essendo la sola strategia riproduttiva nel mondo animale, è piuttosto diffusa. È ad esempio molto frequente negli uccelli: tra questi, cigni e pinguini sono probabilmente le specie monogame più note. Ma l’immagine romantica dei pinguini come simbolo di amore che dura tutta la vita presenta qualche sfumatura. Uno studio pubblicato recentemente sulla rivista Ecology and Evolution, ha dimostrato che i pinguini minori (Eudyptula minor), anche chiamati pinguini blu, in alcuni casi possono decidere di cambiare partner.
I pinguini divorziano
Setteventi 22.01.2025, 07:20
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Questa specie di pinguino è presente sulle coste sud-occidentali dell’Australia, così come nei mari della Tasmania e della Nuova Zelanda. La più grande colonia di questa specie si trova sulle spiagge di Phillip Island, in Australia, e conta poco meno di quarantamila individui. Ogni sera, centinaia di persone si radunano in quel luogo per assistere alla famosa “Penguin Parade” e osservare questi uccelli marini tornare ai loro nidi dopo un’intera giornata trascorsa in mare aperto alla ricerca di cibo. Ma dietro a questo piacevole spettacolo della natura - diventato ormai un’attrazione turistica - si cela una curiosa vita amorosa dei pinguini, caratterizzata da fedeltà e separazioni.
La ricerca - pubblicata all’inizio del 2025 - è stata condotta dalla Monash University di Melbourne e dai ricercatori del Phillip Island Nature Parks e ha permesso di osservare e analizzare il comportamento di circa mille coppie di pinguini nell’arco di 13 stagioni riproduttive. Un immenso lavoro che in tutto questo lasso di tempo ha fatto registrare, tra i pinguini minori, quasi 250 divorzi.
Non tutti i pinguini rimangono fedeli al proprio partner per sempre. Dopo una stagione riproduttiva poco fruttuosa, caratterizzata da poche uova o da pochi pulcini che riescono a involarsi, diversi di loro decidono di cambiare partner, nella speranza di aumentare il proprio successo riproduttivo durante la stagione successiva. In poche parole, optano per il cambiamento per avere più piccoli e cercare di tramandare un maggior numero di geni.
Questo comportamento, che può rivelarsi vincente, non è privo di rischi e può anche peggiorare il successo riproduttivo nella stagione successiva. Infatti, un pinguino impegnato a trovare un nuovo partner perde tempo ed energie e rischia di presentarsi in ritardo alla stagione riproduttiva. Inoltre, le nuove coppie mostrano spesso più difficoltà nella riproduzione rispetto alle coppie già affiatate. Se da un lato cambiare partner è spesso l’unica soluzione per tornare a riprodursi come si deve, dall’altro, quando il tasso di divorzi all’interno della colonia è troppo alto, la forza riproduttiva del gruppo ne risente: nascono meno piccoli, sono spesso in ritardo sui tempi e vengono quindi allevati in condizioni non ottimali. Insomma, troppe separazioni fanno male alla colonia.
Ecco perché, secondo gli autori dello studio, nei pinguini blu i divorzi sono un importante indicatore dello stato di salute di una colonia. Un indicatore molto più affidabile rispetto ad altri fattori o variabili, come i cambiamenti dell’ambiente o della disponibilità di cibo. Stagioni con un tasso di divorzi più basso corrispondono a un maggiore successo riproduttivo della colonia: malgrado qualche coppia scoppi, nei pinguini blu la monogamia rimane quindi la strategia più sicura e affidabile. Dal punto di vista evolutivo, per molte specie animali la poligamia, cioè accoppiarsi con più partner, offre una maggiore probabilità di aumentare la variabilità genetica, evitare la consanguineità, eccetera, ed è diventata la regola. Tuttavia, essere fedeli è una strategia molto vantaggiosa quando sono necessarie delle importanti cure parentali per garantire la cura delle uova e dei piccoli, proprio come nei pinguini: entrambi i sessi sono indispensabili, perché sia la femmina che il maschio si occupano di covare le uova e di procacciare il cibo.
Studiare il tasso di divorzi tra pinguini può farci sorridere, ma questi risultati hanno una grande importanza per monitorare lo stato di salute delle loro colonie e per garantire la conservazione di questi uccelli, che con la loro altezza massima di 40 centimetri sono i più piccoli pinguini al mondo. La capacità dei pinguini minori blu di prendere decisioni difficili e non prive di rischi, come appunto cambiare partner, ci ricorda pure quanto possa essere complicato l’amore anche negli animali non umani.