Natura e Animali

L'ospedale degli elefanti

Fondato 22 anni fa si trova a Lampang, in Thailandia - Storia di Mosha e della sua protesi (VIDEO)

  • 7 agosto 2015, 07:59
  • 7 giugno 2023, 11:23
Mosha è il simbolo di Friends of the Asian Elephant

Mosha è il simbolo di Friends of the Asian Elephant

  • Eva Pedrelli

Gli elefanti - come i leoni, i leopardi e i rinoceronti - sono, sempre più, specie minacciate d'estinzione. È degli scorsi giorni la notizia del sequestro record di avorio in un traffico che, via Svizzera, partiva dalla Tanzania e portava in Cina. Sempre negli scorsi giorni, a New York, l'Empire State Building ha proposto, in notturna, le foto di tutti gli animali che rischiano di scomparire a causa degli umani dalla terra. In quest'occasione, però, vogliamo raccontarvi la storia di persone che, per gli elefanti, hanno realizzato qualcosa di veramente speciale visto che Myanmar, come Cambogia e Laos, sono paesi ancora tappezzati dalle mine antiuomo. Un problema enorme, non solo per gli umani, ma anche per gli animali e gli elefanti che ancora popolano le foreste del sud est asiatico e ne sono vittime inconsapevoli. A Lampang, per loro, è stato fondato, 22 anni fa, il primo ospedale per elefanti.

La prima ad arrivare all’ospedale per elefanti di Lampang - racconta la nostra collaboratrice, Eva Pedrelli - fu Motala nel 1999. Veniva dallo stato Karen, oltre confine, a più di 300 chilometri, dove aveva perso parte della zampa sinistra nell’esplosione di una mina. I veterinari fecero il possibile per salvarla, con decine di interventi chirurgici e cure quotidiane. Dopo Motala, alla clinica sono arrivati altri 15 casi dello stesso tipo. Non tutti ce l’hanno fatta, ma la maggior parte è stata salvata. Ad alcuni, come a Mosha (che arrivò a soli sette mesi di età) è stata fatta anche una protesi (guarda il video) ed è diventata il simbolo di Friends of the Asian Elephant, che è il primo ospedale al mondo che si occupa esclusivamente di elefanti. Alla clinica sono stati curati gratuitamente, grazie a donazioni di privati e di fondazioni di mezzo mondo, quasi quattromila elefanti dal 1993 ad oggi. I pazienti non sono solo vittime delle mine, ma anche elefanti a cui sono state somministrate droghe per farli lavorare nel contrabbando di legname. Oppure esemplari con ferite da arma da fuoco, o sfruttati oltre le loro capacità nell’industria del turismo. Il centro ha raggiunto fama internazionale anche per le campagne che ha portato avanti per i diritti degli elefanti, che nella storia dei paesi del sud est asiatico hanno sempre avuto un ruolo importante per le società e le loro economie.

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Storia di Mosha, elefante di Lampang - di Eva Pedrelli

RSI Info 05.08.2015, 17:50

Red. MM/m.c.

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