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Antonio che a Malta sogna Tokyo

Podologo e atleta paralimpico ha accettato di farsi amputare una gamba per poter continuare a correre - Lui resiste (2)

  • 20 giugno 2019, 07:53
  • 22 novembre, 21:54
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L'isola che resiste - La corsa di Antonio

RSI/Gilberto Mastromatteo - Massimo Lauria 20.06.2019, 07:45

Rinunciare ad una gamba per continuare a correre. È la storia di coraggio e passione di Antonio Flores. Tutto ha inizio 32 anni fa a Malta. Antonio viene al mondo con una malformazione congenita al piede destro. L'arto è piegato verso l'interno. I medici lo chiamano “piede equino” e lo sottopongono a molte operazioni, nel tentativo di correggere il difetto.

Antonio cresce e a 14 anni, durante una gara di corsa a scuola, si classifica terzo, battendo molti dei suoi compagni. È l'inizio di una passione travolgente. Pochi anni dopo, nel 2008, vola a Pechino, dove rappresenta Malta ai giochi Paralimpici. Nella batteria dei 100 metri gareggia fianco a fianco con l'allora mito Oscar Pistorius.

Ma con le gare e gli allenamenti aumenta anche il dolore. I medici mettono Antonio davanti ad un bivio: o abbandonare lo sport e salvare la gamba, oppure amputarla, per tornare a correre con una protesi. Antonio non ha alcun dubbio. Nel 2017 si sottopone all'intervento. Oggi si allena per correre nuovamente alle Paralimpiadi. Quelle di Tokyo 2020.

Gilberto Mastromatteo - Massimo Lauria

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