Ha lasciato tutto ciò che aveva in città, il 27enne Riccardo Mocellin, per trasferirsi sui monti accanto al Gambarogno - al lago Delio - con un centinaio di capre, tra cui un buon numero di Nera di Verzasca. La sua scelta ha sfoltito gli amici, al lavoro 365 giorni all'anno dal mattino presto tra i suoni dei campanacci ed il baritonale belare di queste capre brune.
Questa razza autoctona svizzera negli ultimi anni ha subito una flessione nel numero dei capi. L'allevatore del Varesotto ha così deciso di contribuire al salvataggio di questa specie grazie anche all'adesione ad un bando del Comune di Maccagno con Pino e Veddasca.
Questa capra, secondo l'agricoltore, ha un patrimonio genetico incredibile ed una capacità importante di adattamento alla montagna, mantenendola pulita ed in sicurezza nell'epoca della fragilità dei territori. L'auspicio suo, che porta avanti la filiera del regime biologico, è che si possa fare squadra con gli allevatori ticinesi, magari anche tramite un Interreg, per tornare a popolare le terre insubriche di questo animale.