Cinquanta anni fa, il rivoluzionario Ernesto Che Guevara veniva ucciso in Bolivia, a 39 anni. Da allora, la sua immagine - l’aria fiera, lo sguardo di sfida sotto il basco - è stata riprodotta migliaia di volte su qualunque tipo di gadget, e per tante generazioni è diventata il simbolo della ribellione e della lotta contro le ingiustizie.
Rispetto al 1967, però, il mondo è profondamente mutato. Le ideologie per cui il medico argentino ha combattuto fino alla morte, si sono frantumate e non sono più molto utili per comprendere la realtà di oggi, fatta di una politica che non emoziona più, e di un benessere diffuso, ma talvolta privo di obiettivi e orizzonti.
Se per qualcuno, però, la figura del combattente continua a rappresentare un modello a cui ispirarsi anche nella "calma disperazione" degli anni 2000, per i più giovani sembra che il suo fascino si stia sgretolando.
"Non lo conosco molto", oppure "penso che abbia fatto il suo tempo", e "non ne ho mai sentito parlare", sono alcune delle risposte fornite dagli studenti dell’Università della Svizzera italiana in questo video. E sono i più. Certo poi c'è ancora chi pensa che rappresenti "un ideale di rivoluzione senza tempo" e "sempre vivo".
eb