Città del Capo, una delle principali mete turistiche dell’Africa australe, potrebbe - in meno di tre mesi - rimanere senz’acqua. A causa di una persistente siccità che da quasi tre anni ha colpito la regione, il livello delle riserve idriche è sceso al 28%. Se le condizioni metereologiche persisteranno il 21 aprile 2018 si raggiungerà il cosiddetto “Day O”, il giorno in cui il Comune chiuderà i rubinetti dei 4 milioni di cittadini e consegnerà solo 25 litri d’acqua a testa in 200 punti di raccolta sparsi per la città.
Gli appelli ed i tentativi di limitare il consumo ad 87 litri per persona non sono stati sufficienti, tanto che il 60% della popolazione ha superato la soglia massima dei consumi procapite. Il Comune, in una corsa contro il tempo, sta costruendo impianti di desalinizzazione e di recupero delle acque scure per introdurre nella rete idrica 500 milioni di litri d’acqua in più. Intanto i cittadini, molti dei quali accusano l’amministrazione di non essersi organizzata per tempo, stanno facendo la scorta in alcune delle sorgenti presenti alle pendici dell’iconica montagna di Table Mountain. Nel caso nessuno dei rimedi dovesse essere effettivo, Città del Capo passerà alla storia per essere stata la prima metropoli considerata del mondo occidentale, anche se in Africa, ad essere rimasta senz’acqua.
Lorenzo Simoncelli