La pandemia avanza a passi da gigante in Iraq, tanto da convincere il governo di Baghdad a implementare una serie di stringenti restrizioni in tutto il Paese, le quali avranno tuttavia probabilmente un parziale effetto solo nella capitale. A partire da oggi, 12 maggio, per la prima volta dall’inizio della pandemia, per 10 giorni saranno chiuse tutte le attività non essenziali, nel tentativo di rallentare l’ondata di contagi che ha messo sotto pressione le terapie intensive della capitale.
I posti disponibili - nei pochissimi ospedali con terapie intensive specializzate - sono ormai pieni da diverse settimane, e in alcuni presidi si è arrivati a riempire le stanze 4 volte la loro capienza massima, come nel tragico caso dell’ospedale Ibn Al-Khatib dove almeno 82 persone hanno perso la vita nel rogo della terapia intensiva dove venivano curati alcuni pazienti Covid.
Rg 12.30 del 25.04.2021 La notizia del rogo e la testimonianza.
RSI Info 07.05.2021, 19:22
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Il Paese ha superato pochi giorni fa il milione di casi di Covid-19, primo nel Medio Oriente, e la campagna vaccinale stenta a decollare, con sole 358.000 dosi circa erogate finora. I pochi vaccini somministrati nel Paese sono stati forniti in gran parte dal programma Covax dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, e il governo sta facendo di tutto per convincere la popolazione a farsi immunizzare con uno dei tre preparati disponibili (Pfizer, AstraZeneca e Sinopharm), ma la resistenza e la diffidenza tra la popolazione rimangono molto alte, rendendo difficile la prevenzione e il contenimento della diffusione del virus.
Stefano Fasano