Il coronavirus rischia di causare la peggiore recessione dalla Grande Depressione, ormai quasi un secolo fa. L’allarme del Fondo Monetario Internazionale è giustificato anche dall’andamento globale delle borse, nel primo trimestre dell’anno. Da New York a Londra, da Francoforte a Singapore, ovunque si è registrato un tracollo in doppia cifra. Gli indici sono sprofondati, incuranti anche degli aiuti delle Banche centrali e degli interventi degli Stati.
Una caduta verticale - il FTSE100 ha perso un quarto del suo valore, il Dow Jones un quinto - in poche settimane. Particolarmente colpiti sono stati settori come quello dei trasporti, del turismo e del leasure, ridimensionati fino al 40%. Rispetto alla crisi finanziaria del 2008, l’attuale momento appare ancor più grave perché subisce la contrazione non solo della domanda ma anche dell’offerta, a causa delle misure di lockdown per combattere il Covid-19. Rendendo più complicata, e lunga, la ripresa.