L’idea è semplice: raccogliere almeno 300'000 euro sotto forma di azionariato popolare da qui fino a maggio 2020 per salvare dalla chiusura una sala cinematografica. Succede a Como nell’era di Netflix e la sala in questione non è il solito tempio dei pop corn e del cinema mainstream, bensì il Gloria, che ha da poco compiuto 70 anni.
Chiuso una prima volta nel 2005, perché negli immediati dintorni aprivano ben due multisale, e riaperto nel 2007 ad opera del Circolo Arci Xanadu, il Gloria si è affermato nel corso degli anni grazie ad un progetto che i promotori definiscono “cinema post cinema”.
In pratica è stato trasformato in un luogo polifunzionale, in cui i film di qualità convivono con la musica, il teatro, gli incontri letterari e persino una libreria. Dodici anni dopo il bilancio è più che positivo. L’anno prossimo in maggio scade però il contratto d'affitto e il proprietario vuole vendere. Da qui l’idea che fosse troppo presto per abbandonare il campo. La raccolta fondi verrà lanciata ufficialmente a fine febbraio: non per salvare, ma per preservare un bene, che appartiene a una regione.
Sandro Pauli