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Il pianoforte e l’impegno civile

Ian Ssali è cresciuto a Roma da una famiglia ugandese: lo studio è la sua stella polare - Storie di successo (4)

  • 25 settembre 2019, 07:45
  • 22 novembre, 21:15
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La storia di Ian, pianista di origini ugandesi

RSI/Sara Manisera - Arianna Pagani 25.09.2019, 07:30

Lo studio è la sua stella polare. E infatti, quando si presenta un pomeriggio di metà luglio a Roma, Ian Ssali non dice di essere un pianista, né un musicista ma una persona amante dello studio. Ian Elly Ssali Kiggundu, 29 anni, è un ragazzo nato e cresciuto a Roma da una famiglia ugandese. Proviene da una famiglia di insegnanti e nella cultura dei suoi genitori c’è una parola, “soma”, che significa “studiare per migliorare sé stessi e la società”. È questo uno dei valori che accompagna Ian Ssali nella sua vita di artista e di cittadino attivo nella società civile italiana.

Dal 2006, infatti, Ian fa parte dell’associazione Rete G2 Seconde Generazioni, un’associazione apartitica che ha tra gli obiettivi la riforma della Legge n°91 del 5 Febbraio 1992 “Nuove Norme sulla Cittadinanza”. Per raggiungere questo obiettivo Ian ha girato le scuole di tutta Italia dal Piemonte alla Sicilia. «Mi sento molto Garibaldi per questo», dice scherzando.

Oltre all’attività politica, Ian ha fondato il Fantino-Ssali Piano Duo con la pianista Chiara Fantino. Dovreste vederli suonare insieme. Leggerezza, complicità e armonia nei brani che scelgono. Una coppia non solo nel lavoro ma anche nella vita. Lui di Roma e lei di Cuneo e le difficoltà che caratterizzano la loro generazione. «Mi piacerebbe avere un posto per me, avere una famigliola però è difficile vedere un’alternativa possibile in Italia. L’Italia è ferma agli anni Sessanta. Si parla di deriva fascista ma io qui vedo solo una deriva senile», dice Ian.

Sara Manisera - Arianna Pagani

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