“La Bestia” è il treno merci che attraversa tutto il Messico fino ad arrivare negli Stati Uniti. È stato, per anni, il mezzo di trasporto più usato dai centroamericani, che assiepati sui tetti delle sue carrozze hanno cercato di accedere illegalmente agli States.
Honduregni, salvadoregni, guatemaltechi hanno provato così a raggiungere il sogno americano sfidando questo animale d’acciaio che spesso li ha feriti, scaraventandoli giù in tutta velocità, o anche uccisi.
L’entrata in vigore del Plan Frontera Sur, nel luglio 2014, con il quale il governo messicano e quello statunitense volevano fermare il traffico migratorio, ha cambiato un po’ il volto della Bestia, provocando un’intensificazione dei controlli, la militarizzazione delle frontiere e l’aumento di velocità del treno in alcune tratte. Ma non è bastato l’inasprimento delle condizioni di viaggio a fermare il flusso migratorio.
Oggi infatti gli “indocumentados” continuano a seguire i binari, e lo fanno camminando per giorni interi, oppure battendo nuove rotte, a bordo di pulmini e pick-up. Ma c’è anche chi continua a prendere la Bestia, che è diventata ancor più pericolosa, a causa del continuo sali e scendi dal treno in corsa per evitare i frequenti posti di blocco della polizia.
Geowanny ha ripreso, con il telefonino, il suo viaggio sui convogli de "La Bestia". Le sue sono immagini inedite, forti, che mostrano fino a che punto si può spingere la voglia di realizzare un sogno... a stelle e strisce.
Romina Vinci