I giochi sono… quasi fatti. Oggi la Svizzera esprimerà gli equilibri politici destinati a segnare la legislatura federale 2019-2023. Molti elettori hanno già votato per corrispondenza o hanno già approfittato dell’apertura delle urne all’inizio del weekend. Se ancora non avete votato, queste sono le ultime ore utili per recarvi agli uffici elettorali e contribuire così a delineare il volto del Parlamento federale per il prossimo quadriennio.
Ci siamo
Da mezzogiorno in avanti, spazio al flusso dei risultati e - con essi - alle risposte sui tanti interrogativi sorti nel corso di questa intensa campagna elettorale. Quale sarà l’effettivo peso di dossier come il clima, i costi della salute o i problemi della previdenza, sulle scelte degli elettori? E in che misura gli esiti del voto potranno incidere anche sugli equilibri politici più consolidati? Molte attese, va poi da sé, si focalizzano sul rinnovato assetto che avranno, a Berna, le deputazioni espresse dal Ticino e dai Grigioni.
Dei due rami del Parlamento
Per il rinnovo del Consiglio nazionale - ricordiamo - l’elezione ha luogo in quasi tutti i cantoni secondo il sistema proporzionale. Fanno eccezione Uri, Glarona, Nidvaldo, Obvaldo, Appenzello Interno ed Appenzello interno che, disponendo di un unico seggio ciascuno, applicano il sistema maggioritario. La ripartizione dei 200 seggi rispecchia la consistenza della popolazione nei vari cantoni. Le variazioni demografiche hanno peraltro prodotto qualche effetto rispetto alle elezioni del 2015: Ginevra e il canton Vaud beneficeranno ciascuno di un seggio in più; uno in meno, per contro, sia per Berna, che per Lucerna. Numeri immutati invece per la Svizzera italiana: sempre otto seggi per il Ticino e cinque per i Grigioni.
Quale sarà l'assetto del nuovo Parlamento?
L’elezione dei 46 membri del Consiglio degli Stati attiene invece alle norme autonomamente espresse dai vari cantoni. Nel Giura e a Neuchâtel, i rappresentanti sono designati secondo il sistema proporzionale. In tutti gli altri cantoni vige invece il sistema maggioritario. Va rilevato che tre membri della Camera dei cantoni sono già stati eletti: sono il rappresentante di Appenzello Interno, designato dalla Landsgemeinde del suo cantone lo scorso aprile, come pure i due rappresentanti di Nidvaldo e Obvaldo, che, in assenza di ulteriori candidature, sono stati tacitamente rieletti in settembre.
Non pochi record
Al di là di quello che sarà l’esito delle urne, queste elezioni passeranno agli annali per diversi dati da primato. Dal numero complessivo delle liste, che ha fatto registrare il maggior incremento dal lontano 1971, fino a quello delle candidature, che per il Nazionale sono risultate in crescita di oltre il 20% rispetto alle Federali di quattro anni orsono. In grande evidenza, anche l’aumento delle candidature femminili: nella maggior parte dei cantoni, infatti, il numero delle candidate è progredito di più rispetto a quello dei candidati Quanto alla partecipazione, è parere di alcuni esperti che, per la prima volta dal 1975, quest’anno potrebbe anche superare la soglia del 50%.
La partecipazione potrebbe anche superare, dopo molti anni, il tasso del 50%
Contestualmente all’elezione dei due rami del Parlamento, si svolgono oggi anche alcune consultazioni di carattere cantonale. A Basilea città e in Argovia, sono in programma elezioni complementari per l’attribuzione di un seggio nei rispettivi Esecutivi dei due cantoni. Nel Giura, inoltre, si vota su un referendum lanciato contro la sospensione, decisa lo scorso dicembre dal Parlamento, di alcuni tagli alla fiscalità che erano previsti in questo cantone per l’anno corrente.
Intanto tutto è pronto, alla RSI, per vivere con voi questa appassionante domenica elettorale. A partire dalle 12.00, sul web, in televisione, alla radio, sulle pagine di Teletext e sui social, potrete seguire proiezioni, risultati, reazioni e commenti agli esiti del voto. Per tenervi costantemente aggiornati, RSInews proporrà in particolare un liveticker con tutto il flusso di informazioni in tempo reale.
Alex Ricordi