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La donna che non t'aspetti

La passione per lo sport e la montagna ha portato Joyce Azzam sulle vette più alte del mondo - Storie libanesi (3)

  • 13 aprile 2018, 08:03
  • 23 novembre, 01:59
03:22

La libanese di ghiaccio - Libano 3

RSI/Cristiano Tinazzi - Ruben Lagattolla 13.04.2018, 07:30

  • ©Ruben Lagattolla

Terza incursione libanese. Oggi per incontrare una donna che non ti aspetti di trovare sulla sponda mediorientale del Mediterraneo. Lei è Joyce Azzam, un architetto con un master in conservazione ambientale conseguito alla Sapienza di Roma. Più che progettare edifici però, si diverte a scalare montagne. E non montagne qualsiasi, ma i picchi più alti del mondo. Attualmente ha già conquistato le vette di 21 montagne sparse per tutto il globo: dalle piramidi di Carstensz in Papua New Guinea (4884 metri) al Monte Whitney negli Stati Uniti (4424), dal russo Elbrus (5642) al monte Aconcagua (6692 metri) in Argentina per toccare l'Africa con il Kilimangiaro (5895 metri).

Lo scopo di Joyce, attraverso la sua personale passione per la montagna e per lo sport, è quello di far capire alle donne libanesi e dell'intera regione mediorientale che tutto può essere alla loro portata. "Grazie allo sport ho persino girato in bicicletta in Svizzera" dice (vd video) a giovanissimi interlocutori. La parità di genere - ma succede anche in Europa - nella società libanese è ancora lontana dall'essere raggiunta sebbene in Libano, rispetto ad altri paesi della regione, le donne abbiano maggiori possibilità di esprimersi e di decidere del loro futuro.

Cristiano Tinazzi

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