L’inquinamento ambientale, la caccia selvaggia, gli "incidenti" con imbarcazioni da diporto sono solo alcuni dei motivi che negli ultimi decenni hanno decimato le tartarughe marine e in particolare quelle di maggiore "stazza". Se a questo si sommano le perdite legate ai predatori naturali (squali), è evidente che la situazione per questi paciosi e longevi animali sia diventata decisamente difficile.
Milkshake di pesce, fitness ed impacchi per le tartarughe-pazienti
Il Centro delle tartarughe marine della Georgia (GSTC, Georgia Sea Turtle Center), con sede a Jekyll Island, è l’unico l’ospedale specializzato per questi rettili dell’intera costa atlantica nordamericana e negli anni ha permesso di salvare e rieducare centinaia di tartarughe e testuggini. Infatti, nella “mission” della struttura, sono in evidenza la riabilitazione, la ricerca a scopo di protezione delle specie e l’educazione.
L'ospedale delle tartarughe di Jekyll Island, in Georgia
Per quest’ultima lo scopo è duplice. Da un lato vi è la rieducazione di quelle tartarughe ferite che devono ristabilirsi dopo un trauma o di quei piccoli salvati quando erano ancora nel loro uovo e che vanno "istruiti" alla vita selvaggia; dall’altro il GSTC si impegna a
divulgare nelle scuole di tutta la nazione l’amore per questi animali così speciali, organizzando pure colonie estive e attività di sorveglianza delle spiagge e litorali coinvolgendo i ragazzi delle scuole e gli studenti delle facoltà di Veterinaria e molto altro ancora.
Le testuggini rimesse in libertà sono registrate e dotate di microchip e a svariate tra loro è montato sul guscio un trasmettitore che dà modo di monitorarne gli spostamenti e scoprire le rotte (visibili ciclicamente sul sito della struttura) che seguono dopo esser tornate in mare.
Una tartaruga in una vasca di riabilitazione del centro in Georgia
RSI Info 27.05.2017, 23:49
Visitando il centro capita di imbattersi in tartarughe curate per i motivi più svariati. Si va da Spanky, ritrovato su una spiaggia della Florida in fin di vita e poi salvato per miracolo da un'indigestione di plastica, a Delta, una gigantesca testuggine di oltre 200 chili e nata oltre un secolo fa che è finita in cura dai veterinari del GSTC a causa di un amo conficcato nella gola. Infine, tra i “miracolati” figura il piccolo Charlie, sepolto nella sabbia quando era appena uscito dal suo uovo da una persona senza cuore e adesso in riabilitazione in una vaschetta riscaldata tutta per lui.
Il vecchio Delta respira fuori dall'acqua mentre porta a spasso i suoi duecento chili
La struttura è suddivisa tra il
nosocomio vero e proprio, dove
i pazienti nuotano in grandi vasche d'acqua salata, nutriti e curati da
veterinari e volontari, e
l'area informativa nella quale si spiega la differenza tra le specie, quali sono le
minacce principali per questi quattrozampe, cosa va fatto e non va fatto quando
si incontra una testuggine su una spiaggia e
desk interattivi con cui si spiega al pubblico ad esempio che le
spiagge troppo illuminate inducono le madri ad abbandonare le covate, condannando a morte decine di piccoli.
Una testuggine a caccia di cibo nelle vasche dell'ospedale
RSI Info 27.05.2017, 23:50
C'è spazio pure per un approfondimento su come si sono evoluti questi rettili, sul comportamento da tenere quando si guida una barca a motore in aree dove loro nuotano, su quanto sia decisivo (o micidiale?) il ruolo dell'uomo nel futuro delle tartarughe, sull'importanza di non inquinare le coste lasciando rifiuti e detriti e, ovviamente, è sempre in evidenza l'opportunità di adottare uno o più degenti a distanza (e tra loro c'è pure Charlie) versando un contributo. L'entrata costa circa 7 franchi, il che è ben poco considerato quanto si scopre a Jekyll Island.
EnCa