E’ come se un prestigioso museo, per sei mesi, si trasferisse oltreoceano armi e bagagli portando con sé le sue opere migliori. Succede con il Philadelphia Museum of Art, che ha concesso in prestito una selezione di 50 capolavori solitamente esposti nella città americana, alla città di Milano. Qui, infatti, nella cornice di Palazzo Reale, da inizio primavera e per tutta l'estate (fino al 2 settembre) sono esposte opere che normalmente si vedono solo sui libri di storia (dell'arte). Impressionismo e avanguardie il titolo dell'esposizione.
Si tratta di un’occasione unica per ammirare, a pochi chilometri di distanza, opere dei più grandi pittori (soprattutto francesi) a cavallo tra Ottocento e Novecento nel loro periodo di massima espressione artistica, in un allestimento studiato per valorizzare ogni singola opera. E parliamo di capolavori di artisti celeberrimi come Pierre Bonnard, Paul Cézanne, Edgar Degas, Edouard Manet, Paul Gauguin, Claude Monet, Vincent van Gogh, Camille Pissarro, Pierre-Auguste Renoir fino alle sperimentazioni di Georges Braque, Vasily Kandinsky, Paul Klee, Henri Matisse, Marc Chagall, Constantin Brancusi, Pablo Picasso, passando per il surrealismo di Salvador Dalí e Joan Mirò.
Claudio Moschin ha visitato la mostra e incontrato i curatori della rassegna, fiore all’occhiello del calendario culturale milanese del 2108.
Red. MM