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Le foreste del mondo cantano

Raccogliere i loro "ritratti acustici" e condividerne la magìa - prima che si estinguano - è l'obiettivo del progetto del prof. David Monacchi

  • 19 ottobre 2019, 09:38
  • 22 novembre, 20:56
04:44

Il ricercatore di suoni originari

RSI/Dario Lo Scalzo 19.10.2019, 09:30

David Monacchi è un professore di musica elettroacustica al Conservatorio Rossini di Pesaro. È un artista interdisciplinare, un compositore e un ingegnere del suono. Da quasi 20 anni porta avanti alacremente il progetto di sua ideazione, Fragments of Extinction. Ambisce a patrimonializzare e salvaguardare i suoni originari degli habitat con alta biodiversità, sempre più in pericolo di estinzione sia per l’antropizzazione del pianeta sia per i cambiamenti climatici.

Così, con tecniche innovative e microfoni 3D, messi a punto personalmente, attraversa le foreste primarie di tutto il mondo registrandone il “canto”. Le registrazioni realizzate per interi cicli circadiani consentono di custodire le polifonie dei sistemi acustici naturali, in altre parole di immagazzinare il meraviglioso suono della natura vergine, la musica del mondo primordiale. Ma il progetto di questo scopritore di suoni originari va oltre. Monacchi desidera infatti che le colonne sonore composte dalla natura possano essere ascoltate dalla gente e possano emozionare gli altri. Per questo sono stati progettati e costruiti degli spazi tridimensionali - le cosiddette sonosfere - per la fruizione dei suoni delle foreste primarie. Il primo teatro di questo tipo si trova in Danimarca, al Naturama di Svendborg, mentre il prossimo mese di novembre verrà inaugurata la prima sonosfera mobile a Pesaro, città Unesco della Musica.

Dario Lo Scalzo

A chi fosse interessato ad approfondire segnaliamo: “L’Arca dei suoni originari” , il recentissimo libro di David Monacchi

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