Il tasso di deforestazione a Mayotte, territorio d'Oltremare francese nel canale di Mozambico, è il più alto d'Europa e tra i più alti al mondo: il dato non sorprende se lo si guarda nel contesto del continente africano, regione in cui il disboscamento avanza, su scala globale, a ritmi elevatissimi. Meno raccontata - e visibile - delle grandi campagne di deforestazione che riguardano il bacino amazzonico, la scomparsa degli alberi sta avanzando a ritmi elevati nel continente, al punto che cinque tra i primi dieci Stati della lista sono africani.
A Mayotte scompaiono gli alberi
Ci sono però delle differenze. Mentre nel bacino del Congo, che ospita il 90% delle foreste africane, gli alberi sono abbattuti sia per sfruttarne il legname, sia per fare largo a colture industriali, “qui non vediamo bulldozer ai lati delle strade. Qui non ci sono grandi imprese e grandi capitali in gioco - spiega Camille Philipps, dell'Ente nazionale delle foreste a Mayotte - e questo rende ancora più difficile contrastare il fenomeno: l'unico modo che conosciamo è la presenza continua, impossibile però da garantire”.
A Mayotte come altrove in Africa, la scomparsa della foresta fa largo a un'economia agricola di sussistenza che garantisce poco più della sopravvivenza a larghe fasce della popolazione. Un fenomeno in crescita, che ci rivela come il rapporto tra uomo e natura assuma nel tempo connotati complessi e preoccupanti.
Paolo Martino