Oltre la News

L'isola che uccide la foresta

Mayotte sta mutando il suo aspetto per far largo ad una economia agricola di sussistenza. Fra 50 anni potrebbero non esserci più alberi

  • 12 marzo 2021, 06:56
  • 22 novembre, 17:29
03:45

C'era una volta la foresta

RSI/Paolo Martino 12.03.2021, 06:45

Il tasso di deforestazione a Mayotte, territorio d'Oltremare francese nel canale di Mozambico, è il più alto d'Europa e tra i più alti al mondo: il dato non sorprende se lo si guarda nel contesto del continente africano, regione in cui il disboscamento avanza, su scala globale, a ritmi elevatissimi. Meno raccontata - e visibile - delle grandi campagne di deforestazione che riguardano il bacino amazzonico, la scomparsa degli alberi sta avanzando a ritmi elevati nel continente, al punto che cinque tra i primi dieci Stati della lista sono africani.

A Mayotte scompaiono gli alberi

Ci sono però delle differenze. Mentre nel bacino del Congo, che ospita il 90% delle foreste africane, gli alberi sono abbattuti sia per sfruttarne il legname, sia per fare largo a colture industriali, “qui non vediamo bulldozer ai lati delle strade. Qui non ci sono grandi imprese e grandi capitali in gioco - spiega Camille Philipps, dell'Ente nazionale delle foreste a Mayotte - e questo rende ancora più difficile contrastare il fenomeno: l'unico modo che conosciamo è la presenza continua, impossibile però da garantire”.

A Mayotte come altrove in Africa, la scomparsa della foresta fa largo a un'economia agricola di sussistenza che garantisce poco più della sopravvivenza a larghe fasce della popolazione. Un fenomeno in crescita, che ci rivela come il rapporto tra uomo e natura assuma nel tempo connotati complessi e preoccupanti.

Paolo Martino

Correlati

Ti potrebbe interessare