Le associazioni di categoria, il presidente di Confcommercio Luino, gli ambulanti stessi passando per baristi e ristoratori: tutti concordi nel dire che il mercato di Luino ha vissuto in questi ultimi mesi un periodo di crisi senza precedenti negli ultimi anni.
Non è un mercato qualunque, ma di uno dei più grandi e antichi d'Europa, con circa 400 banchi, che tradizionalmente viene sostenuto e visitato il mercoledì da svizzeri che giungono sul Verbano con speciali bus da cantoni del centro nord del paese.
Il timore del coronavirus ha spinto molti avventori confederati, anche dopo l'apertura delle frontiere, a non spostarsi per questo genere di gite. Solo nelle ultime due settimane si vede qualche presenza in più, ma i commercianti hanno riferito di aver dimezzato gli incassi. La gita a Luino non è mai stata vista come il "turismo degli acquisti" perché chi arriva in treno, bus o traghetto, non va via con enormi spese. Si tratta per lo più di una promozione turistica che, ad oggi, riprende lentamente per gli ambulanti. Troppo lentamente.