I fenicotteri rosa avevano fatto saltuarie comparse nell’AltoAdriatico già nei primi del ‘900. Poi, all’inizio degli anni ’90, nelle valli del Delta del Po, gli avvistamenti si erano intensificati. Arrivavano, di passaggio, dal nord Africa, dalla Francia, dalle saline sarde, da quelle di Margherita di Savoia e di Orbetello. Ma è nel decennio successivo che si comincia a formare una colonia stanziale vera e propria. Gli esemplari sono stati per anni marcati con piccoli anelli visibili a distanza e, nel 2008, si erano registrati quasi 2'700 individui. Negli anni successivi, si sono così potuti seguire i loro movimenti in tutto il Mediterraneo, dalla Turchia al Portogallo.
Un gran numero di quelli che si dicono “riproduttori”, sembrano però tornare ogni anno sulle coste emiliano-romagnole. Ed è qui, nelle valli della zona intorno a Comacchio, che nidificano e gestiscono dei veri e propri asili, con i piccoli pulli protetti e sorvegliati fino al loro primo involo. “Sono animali forti, che si adattano anche bene a climi diversi - racconta Pier Carlo Farinelli guardiano della valle da oltre 30 anni -. La prima volta che mi volò un fenicottero sopra la testa fu uno spettacolo. Me lo ricordo ancora. Era il 1993 e io non li avevo mai visti. Allora erano in transito, ma poi hanno cominciato a stabilirsi qui e hanno portato un cambiamento”. Farinelli spiega che hanno trovato una fanghiglia adatta, ricca di gamberetti, piccoli molluschi ed artemia salina e che gli inverni degli ultimi anni, salvo qualche eccezione, non sono mai stati troppo rigidi.
I pro e i contro dei fenicotteri
I fenicotteri sono affascinanti: i colori insoliti, il volo maestoso, le movenze da animale preistorico. Una ricetta perfetta per attrarre i curiosi, i fotografi, i bambini. Di certo hanno portato una nuova spinta al turismo in questa zona. Ma anche potenziali pericoli per la colonia.
“L’area in cui si trovano i fenicotteri è protetta e circondata. Ma, negli anni, ci sono stati molti episodi di avvicinamento oltre i limiti da parte di persone poco rispettose o impreparate, che hanno portato gli animali ad abbandonare le uova durante la cova", dice Dario Guidi, una guida ambientale e turistica che ama e conosce la fauna di queste aree come le sue tasche. Anche gli ultraleggeri che nel periodo estivo sorvolano numerosi la costa sono un grosso disturbo per la colonia. “Immagino sia bellissimo vedere dall’alto gli stormi rosa in spettacolari formazioni. Ma per gli animali è uno stress molto pesante - prosegue Dario Guidi -. Abbiamo segnalato più volte il problema, ma non siamo stati ascoltati”.
Con i dovuti accorgimenti e accompagnati da chi li conosce, i fenicotteri possono essere incontrati anche da vicino. Ma perché anche questa colonia continui ad esistere, il rispetto che si deve mantenere è lo stesso che si porta quando si entra a casa di qualcuno.
Eva Pedrelli