La Val Seriana, in provincia di Bergamo, è stata tra le aree in Europa più colpite dal coronavirus. Secondo le statistiche, nel periodo tra il 20 febbraio e il 31 marzo 2020 il tasso di mortalità in quest’area è stato in media cinque volte superiore a quello registrato nello stesso periodo dello scorso anno. Un’intera generazione di anziani è stata uccisa dal virus, lasciando questa vallata alpina più povera in termini di salute, tessuto economico e capitale umano.
Nembro, paese di meno di 12'000 anime all’imbocco della vallata, è stato uno degli epicentri dell’epidemia, che nell’area ha portato con sé morti e il cordoglio di un’intera comunità. Ora che l’emergenza pare passata questa stessa comunità si è riscoperta più coesa, unita da un trauma collettivo e da un rinnovato senso di appartenenza.
Tra le sfide che aspettano il futuro della valle figurano proprio il mantenimento dei riscoperti vincoli di solidarietà, tanto più preziosi ora che l’economia locale - fortemente interconnessa alle filiere internazionali - è in attesa di una ripresa globale. Nell’auspicata riapertura al mondo tante le speranze riposte anche nel miglioramento della collaborazione tra i differenti livelli di governo, rivelatasi insufficiente davanti a una crisi senza precedenti.
Alessandro Balduzzi - Simone Benazzo - Marco Carlone