Della Vela verde di Scampia – una delle sette progettate da Franz Di Salvo e l’ultima a essere stata abbattuta – non rimane che il rudere di quella che era la stanzetta di un bambino. Da una finestra si vedono ancora i disegni sulle pareti. Per il resto, detriti e polvere. I lavori di demolizione della Vela, cominciati lo scorso 20 febbraio e bloccati durante il lockdown, sono ripresi in tempi record: il progetto di riqualificazione Re-start Scampia procede senza ritardi.
Il prossimo obiettivo sarà trovare nuove dimore alle centinaia di famiglie che ancora vivono nelle altre vele. La rossa e la gialla verranno presto abbattute, la Vela azzurra sarà riqualificata e al suo interno verranno ospitati gli uffici della Città metropolitana di Napoli. Con i suoi quindici piani sormonterà il quartiere e farà da memento perché gli errori del passato non vengano commessi di nuovo.
Il progetto Re-Start Scampia è di quelli rivoluzionari. L’ambizione è cambiare il volto e l’anima di un quartiere che è l’emblema delle periferie degradate d’Italia: nei prossimi mesi sarà inaugurata la nuova sede del dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università Federico II, poi saranno costruite scuole, asili nido, parchi e luoghi della cultura.
Mario Messina