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Sull'isola “la cultura non isola”

Il 2022 è indicato, da più parti, come l'anno della rinascita dopo la pandemia e, proprio nel 2022, sarà Procida il cuore culturale d'Italia

  • 21 marzo 2021, 08:45
  • 22 novembre, 17:26
04:30

Procida. Le persone, la cultura

RSI/Mario Messina 21.03.2021, 08:45

È la prima volta che accade dalla sua istituzione nel 2015. Non una grande città d'arte, ma un piccolo borgo sarà la Capitale italiana della cultura. La designazione di Procida per il 2022 da parte di una commissione del Ministero italiano della cultura, ha spiazzato tutti. Anche gli stessi procidani. Eppure le sue splendide acque e le case colorate della Corricella attraggono da sempre gli artisti di tutto il mondo: da Alphonse de Lamartine – che qui scrisse e ambientò il suo romanzo "Graziella" – a Elsa Morante che col capolavoro “L’Isola di Arturo” ha legato indissolubilmente il suo nome all’isola.

Procida poi ha ospitato i set di decine di film, tra i quali “Detenuto in attesa di giudizio” con Alberto Sordi nel 1971, “Il postino” con Massimo Troisi nel 1993 e “Il talento di Mr. Ripley” con Matt Damon, Gwyneth Paltrow e Jude Law nel 1997.

Ma la sfida più grande per la piccola isola deve ancora arrivare. “Nel 2022 – racconta il sindaco di Procida Raimondo Ambrosino – avremo l’onere e l’onore di rappresentare la cultura italiana nell’anno della ripresa dalla crisi sanitaria e da quella economica”. I procidani sono pronti. E lo sono anche alcune figure storiche dell’isola, come Felice Pagano (detto “Felice Mare”) che dopo anni in giro per il mondo come navigante ha deciso di aprire un piccolo chiosco; Maria Lotorchisco, prima (e unica) donna pescatrice dell’isola e Giacomo Retaggio, storico medico dell’ex carcere di Palazzo d’Avalos.

Mario Messina

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