Lo scorso 24 novembre, un gruppo legato all’estrema destra cittadina ha lanciato due bombe carta di fronte alle palazzine ex villaggio olimpico, nel quartiere lingotto di Torino. Bersaglio degli ordigni erano i 1'200 profughi africani che da quattro anni occupano il complesso, rimasto abbandonato per sette anni prima del loro ingresso: quasi tutti sono fuggiti dalla Libia allo scoppiare della guerra civile e in Italia molti di loro sono finiti in strada, appena terminati i progetti d’accoglienza.
Oggi, le quattro palazzine versano in condizioni di evidente sovraffollamento, ma al loro interno vanno nascendo progetti per l’inserimento sociale, scolastico e lavorativo. In seguito ai fatti di novembre, la neo-sindaca Chiara Appendino ha annunciato lo sgombero della struttura: e ora, mentre il Comune è impegnato a progettare un’operazione che potrebbe rivelarsi molto complicata, i profughi temono di finire nuovamente in strada.
Antonio Michele Storto
Il nostro dossier: Le vie dei migranti