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Tra aggregazione e degrado

Una nuova misura "d'ordine pubblico" per il centro di Locarno scatena le polemiche. La replica: "Vogliamo solo proteggere i cittadini"

  • 10.05.2018, 09:47
  • 23.11.2024, 01:39
04:27

Il cartello della discordia

RSI Info 10.05.2018, 07:30

  • RSI/G. Blefari, J. Mantovan Sottotitoli? Clicca ⚙ [desktop]

La città di Locarno ha deciso di installare una serie di cartelli, a fine 2017, nella zona della rotonda di Piazza Castello per combattere il "degrado". Quale? Quello descritto nella mozione dei consiglieri comunali Aron D’Errico (Lega), Mauro Belgeri (PPD) e Marco Bosshardt (PLR): "Gente che fuma canne, vomita nei prati o ci fa pipì, tranquillamente davanti a tutti". La reazione non si è fatta attendere, soprattutto da chi considera gli storici muretti, ruderi del maniero, come un luogo di aggregazione. Un'ondata di indignazione si è scaricata nelle reti sociali, la polemica infiamma giovani e meno giovani.

Le opinioni dei contrari su Facebook

Nel testo consegnato al Municipio, datato 22 maggio 2017 e ancora disponibile nella "cache" di Google, si rincara la dose: "Sembra di stare in un piccolo Letten (quartiere zurighese dove negli anni Ottanta c'erano scene di spaccio a cielo aperto, ndr); ragazzi sballati o in procinto di farsi, ubriachi, gente che sta male, che litiga...".

Fabrizio Sirica, consigliere comunale a Locarno

Fabrizio Sirica, consigliere comunale a Locarno

Ma è davvero così? Lo chiediamo al consigliere comunale
Fabrizio Sirica (PS), che considera la misura "inapplicabile e ridicola"
e che ha appena depositato un'interrogazione.

"È una menzogna!", sbotta. "Non ho mai visto situazioni così al limite, io stesso frequento con piacere questi posti. Non nego che possano esserci dei problemi, ma questi riguardano un numero circoscritto di persone, parliamo di sei o sette elementi", dice ai microfoni della RSI (guarda il VIDEO in allegato).

Niccolò Salvioni, capo dicastero Servizi pubblici e Sicurezza

Niccolò Salvioni, capo dicastero Servizi pubblici e Sicurezza

"Vogliamo solo sicurezza e protezione dei cittadini", sottolinea
Niccolò Salvioni (PLR), capodicastero dei servizi pubblici e della sicurezza, uno dei pochi interlocutori istituzionali disposto a rilasciare dichiarazioni, tanto la questione sembra essere scottante. "Intendiamo tutelare il patrimonio culturale di questa area di pregio archeologico".

Ecco allora la soluzione: l'approvazione da parte dell'Esecutivo, all'unanimità, della posa di una segnaletica che ricorda il divieto di abbandonare rifiuti, di lasciare liberi i cani, di diffondere musica e di consumare alcolici. Pena? Una multa fino a 10'000 franchi. "Finora non ci sono state sanzioni di rilievo — conferma Salvioni — ma è anche vero che la bella stagione sta iniziando ora. Certo, può sembrare un attacco alla libertà personale, tuttavia abbiamo solo ricordato le 'regole del gioco' che valgono ovunque, non solo nei dintorni del Palacinema e di Piazza Grande".

Tutti d'accordo? Allora perché così tante scintille? Risponde Sirica: "Si vuole solo ripulire l'immagine di Locarno e distorcerla, ma così non si affrontano i problemi. Questo è solo un modo per nascondere la polvere sotto il tappeto. La politica di repressione è paradossale e controproducente perché va a colpire chi è già difficoltà".

Bleff/px

Per saperne di più:
- Leggi l'interrogazione: «Affrontare anziché spostare i problemi» (in pdf)
- La mozione dei consiglieri comunali Aron D’Errico (Lega), Mauro Belgeri (PPD) e Marco Bosshardt (PLR) (nella cache di Google)

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