Quello della scuola è un mondo in continua evoluzione, ed è uno di quei temi che immancabilmente scaldano gli animi e fanno scorrere fiumi di inchiostro. E questo non solo in Ticino. Nella Svizzera tedesca è soprattutto il tema dell’insegnamento delle lingue straniere a tenere banco: Zurigo ha recentemente rifiutato un’iniziativa cantonale che chiedeva lo stralcio di uno dei due idiomi stranieri attualmente insegnati nelle scuole elementari. Ma c’è un’altra riforma che fa discutere, quella denominata Lehrplan 21.
Un opuscolo informativo sul piano di studi
Il
Lehrplan 21 è, in sintesi, un piano di insegnamento previsto per i 21 cantoni germanofoni e blilngui. Scopo principale:
unificare gli obiettivi delle singole materie di insegnamento per ogni ciclo scolastico. La scuola dell’obbligo viene suddivisa in tre cicli : il primo va dalla scuola dell’infanzia alla seconda elementare; il secondo dalla terza alla sesta classe e il terzo dal settimo al nono anno di scuola. Così facendo si vuole uniformare la carriera scolastica dei ragazzi dei cantoni coinvolti, rendendo così anche più facile il passaggio da un cantone all’altro nel caso ad esempio del trasloco di una famiglia.
Il piano di studi, in funzione degli obiettivi richiesti agli allievi, è incentrato sulla nozione di "competenze"
La particolarità del Lehrplan 21 è che descrive gli obiettivi che gli allievi devono raggiungere con il termine «
competenze ». Non basterà più che i ragazzi imparino quanto viene loro insegnato, dovranno anche essere in grado di applicarlo nella materia specifica, ma non solo. Verrà quindi incoraggiato un approccio multidisciplinare in grado di mostrare che quanto imparato in una materia può essere utile in un’altra e gli allievi verranno stimolati a riconoscere queste potenzialità.
Nel canton Soletta, lo scorso 21 maggio, un'iniziativa contro il Lehrplan 21 è stata bocciata con oltre il 65% dei voti
Nuovi approcci che hanno causato critiche, perplessità e vere e proprie insurrezioni in diversi cantoni, nei quali si deplorava il fatto che con il Lehrplan 21 sarà un gremio di esperti a definire il contenuto dei programmi scolastici, e non i parlamenti cantonali : la stessa domenica, lo scorso 21 maggio, in cui Zurigo ha confermato le due lingue straniere alle elementari, il canton
Soletta ha detto sì al Lehrplan 21, rifiutando un’iniziativa popolare che voleva impedirne l’introduzione. E non è stato il primo caso: finora anche a
Sciaffusa,
Turgovia,
Argovia,
San Gallo e
Appenzello interno sono nate iniziative contro il progetto, che però non hanno superato il test del voto popolare. Ora a Zurigo è pendente un’iniziativa contro il Lehrplan 21.
Gli iniziativisti zurighesi, qui alla consegna delle oltre 12'000 firme da loro raccolte, nel novembre del 2015
« La nostra scuola va bene così com’è » affermano i
promotori zurighesi dell’iniziativa sul loro
sito web. Secondo il comitato degli iniziativisti, il Lehrplan 21 toglierebbe troppe competenze ai cantoni e il sistema del raggiungimento delle « competenze » non sarebbe abbastanza chiaro.
La direzione cantonale dell’insegnamento primario si dice invece convinta della bontà del programma, che trova anche il sostegno dell’associazione cantonale degli insegnanti, seppur con qualche riserva legata alla composizione degli orari e al livello di preparazione della materia di insegnamento di informatica.
Il Lehrplan 21 ha il sostegno dell'associazione zurighese dei docenti
Le iniziative contro il piano di insegnamento non sono dunque finora riuscite a superare il banco di prova del voto popolare, ma il malcontento di molte famiglie verso la scuola pubblica sembra essere in aumento, se si considera il trend crescente dell’apertura di
scuole private, soprattutto nel Canton Zurigo.
Lidia De Bernardi