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Una casa per le collezioni...

...anzi, una Casorella - Occhiata al patrimonio artistico di Locarno, in attesa della rivoluzione logistica

  • 15 dicembre 2017, 05:53
  • 23 novembre, 03:51
Appuntamento in primavera

Appuntamento in primavera

  • RSI/dg

Il 2018 sarà, per le istituzioni culturali locarnesi, un altro anno straordinario. Dopo Palacinema e Spazio Elle, aperti recentemente, e in attesa che si ponga finalmente mano, secondo il progetto di Aurelio Galfetti, anche al Castello visconteo, sede della memoria storica locale, verranno infatti riconsegnate al pubblico due tessere basilari del mosaico museale.

Parliamo della pinacoteca civica, sottoposta a interventi di svecchiamento a 31 anni dall'inaugurazione, e della cinquecentesca Casorella, recuperata tra il 1987 e il 1993 dall'abbandono in cui versava, che, completata l'ulteriore ristrutturazione in corso, in primavera troverà la sua destinazione definitiva, ovvero ospitare buona parte delle opere che compongono le collezioni comunali e le raccolte affidate alla città; un insieme, da poco completamente riordinato, di oltre 4'500 oggetti tra dipinti, stampe, xilografie e sculture che ora sonnecchia nei depositi.

Prenderà così forma un invidiabile centro d'attrazione che, come già s'auspicava in un disatteso piano direttore cantonale varato decenni or sono, contribuirà infine a fare di Locarno una (se non "la") capitale della cultura. Un traguardo che sarà tanto più raggiungibile se alla rete vorranno aderire altre realtà operanti sul territorio come le Fondazioni Marguerite Arp e Remo Rossi e la Ghisla Art Collection. E se poi si riuscisse addirittura a superare la Maggia e la Ramogna...

In attesa che la fantascientifica ipotesi si realizzi, ci si accontenti di dare una sbirciata, inedita e ben augurante, dietro le quinte. Ci siamo fatti guidare dalla conservatrice Valeria Malossa e dalla collaboratrice scientifica Alessia Bottaro.

07:53

Curiosando tra i capolavori con Valeria e Alessia

di Jona \u00abpixel\u00bb Mantovan e Daniel Ganahl 15.12.2017, 06:30

E chissà che a forza di sogni e di piccoli passi, le generazioni future non possano godere di strutture di prim'ordine con offerte capaci d'attirare folle d'intenditori. La via imboccata è quella giusta.

dg

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