Ticino e Grigioni

Da utopia a realtà

La vagheggiata casa della cultura di Locarno è operativa; le tappe d'avvicinamento a grandi linee

  • 7 ottobre 2017, 23:49
  • 23 novembre, 04:03
ELLE come...

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  • Google/Spazio ELLE

Ci siamo: ha aperto i battenti sabato a Villa Igea, dopo un iter iniziato nel 2013, neppure troppo lungo se si pensa al percorso ben più tormentato di altri progetti locarnesi, la casa della cultura che, cammin facendo, ha assunto il nome di Spazio ELLE (guarda il VIDEO).

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Spazio ELLE di Locarno, da utopia a realtà - di Fabio Salmina

RSI Info 07.10.2017, 23:27

L’idea di riunire scientemente sotto lo stesso tetto molte delle associazioni che in questo contesto operano sul territorio, già casualmente concretizzatasi grazie alla progressiva messa a disposizione dei locali offerti dalle vecchie scuole del centro, era nata proprio con la scelta di destinare lo stabile di Piazza Castello a palazzo del cinema.

L’occasione per cogliere i classici due piccioni con una sola fava s’era presentata nel marzo di quell’anno, quando il Municipio aveva confermato il suo interesse per il comparto del viceconsolato d’Italia, in Piazza Fontana Pedrazzini, che Roma aveva deciso di mettere in vendita. A un prezzo proibitivo, però, allora aggirantesi sui 22-25 milioni di franchi.

La costituzione, qualche mese più tardi, del Forum socio-culturale, col dichiarato intento di occupare almeno uno dei tre edifici ormai in disuso, era stata determinante per rilanciare un discorso che pareva chiuso. L’impresa sembrava comunque ardua, tanto da spingere le autorità cittadine a domandare alla deputazione ticinese alle Camere, all’inizio del 2014, di attivare le proprie conoscenze presso l’ambasciata italiana. Per bloccare sul nascere ogni tentativo di speculazione edilizia, 16 consiglieri comunali avevano poi chiesto che gli stabili fossero soggetti a tutela. Esattamente un anno dopo, a sorpresa, il sedime delimitato dalle Vie Bramantino, della Posta e Franscini veniva messo all’asta per decisione della Farnesina. Prezzo base 4,7 milioni. Vana era quindi stata la richiesta di rinvio dell’Esecutivo locarnese e in aprile l’immobiliarista Lorenzo Lettieri s’era aggiudicato il lotto per poco più di 7 milioni.

Le trattative subito avviate col nuovo proprietario dal Municipio, che malgrado lo scorno non aveva abbassato le braccia, davano i loro frutti nel gennaio del 2016. Il Consiglio comunale approvava all’unanimità, in marzo, il contratto di locazione messo a punto: affitto di Villa Igea e annessi per una durata di otto anni al costo di 1,12 milioni e lavori di ristrutturazione per 335'000 franchi. Lavori iniziati celermente e portati a termine, per lo meno il grezzo, in dicembre, quando fu organizzata una prima giornata di porte aperte. Il resto è cronaca attuale per una proposta, unica nel cantone, che prevede l’offerta di “una serie di spazi fluidi a uso di tutti”.

dg

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