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Una mano amica nella favela

L’Associazione Abaeté da quasi 15 anni sostiene dal Ticino i giovani in difficoltà nella regione di Salvador de Bahia

  • 21 gennaio 2018, 08:53
  • Oggi, 03:12
01:16

Una mano amica nella favela

Simone Fassora 21.01.2018, 07:00

Un posto per imparare un mestiere, ricevere un’istruzione e stare lontani dalla strada. L’Associazione Abaeté da quasi 15 anni aiuta dal Ticino bimbi e giovani che vivono nelle favelas brasiliane, cercando di garantire un futuro migliore attraverso l’educazione.

Una delle favelas dove è attiva l'associazione

Una delle favelas dove è attiva l'associazione


Un sostegno ai meno fortunati

L'attività di Abaeté, ispirata al lavoro di padre Giorgio Callegari, domenicano che ha passato la vita a battersi per i meno fortunati in Brasile, si concentra nella regione di Salvador de Bahia. Nelle favelas della zona, l'associazione fornisce consulenze e sostegno economico a progetti mirati ai più giovani.

Un aiuto ad asili e centri diurni

Un aiuto ad asili e centri diurni


Tenere i giovani lontani dalla strada

Asili e centri diurni sono al centro del lavoro dei volontari: nelle favelas molte famiglie vedono una madre sola lavorare e doversi occupare dei figli e in mancanza di una struttura ai quali affidarli si troverebbero a passare le loro giornate nelle strade, con i loro pericoli e tentazioni. In questi quartieri, spesso dimenticati dalle autorità, esiste infatti un grosso problema di narcotraffico. I centri diurni accolgono invece i giovani nella mezza giornata in cui non sono a scuola, proponendo loro attività di svago ma anche educative, che vanno dalle lezioni di musica ai corsi di arti marziali.

Un aiuto alimentare

Un altro aiuto importante riguarda il cibo: i ragazzi, nei centri diurni, ricevono due pasti al giorno per un'alimentazione adeguata, che non sempre ricevono a casa. Prima della chiusura estiva di queste strutture, da fine dicembre a febbraio, alle famiglie più bisognose vengono distribuite delle "ceste basiche". Si tratta di pacchi di generi alimentari grazie ai quali festeggiare degnamente il Natale e assicurarsi che i bimbi al rientro dalla lunga pausa, come constatato, non facciano fatica a riprendere gli studi a causa del nutrimento insufficiente ricevuto nei due mesi precedenti.

Imparare un mestiere

L'associazione sostiene anche programmi di tirocinio grazie ai quali i giovani imparano un mestiere e possono così trovare più facilmente un lavoro o aprire una piccola attività per guadagnarsi onestamente da vivere. Chi viene dalle favelas infatti spesso non è ben visto e ha maggiori difficoltà a trovare un posto di lavoro e rischia di cedere alla tentazione dei soldi facili degli ambienti criminali. Questi tirocini inoltre non insegnano solo un mestiere, ma contengono anche, ad esempio, corsi di comunicazione e civica per preparare gli studenti anche ad altri aspetti della loro vita futura.

Delle antenne sul territorio

Il lavoro di Abaeté, i cui volontari ogni anno si recano sul posto per verificare il funzionamento dei progetti sostenuti, è diventato più facile grazie alle nuove tecnologie ma, sottolinea il presidente Attilio Corecco, resta necessaria la presenza di persone di fiducia sul terreno. L'associazione si appoggia in particolare sulle suore missionarie italiane presenti a attive da anni sul territorio.

Simone Fassora

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