Il container s'inclina, iniziano a piovere sacchi trasparenti. Sembrano non finire mai, eppure quelli trasportati nell'impianto di Bironico sono il frutto della raccolta di soli due comuni. Basta questo per realizzare quanta plastica buttiamo in Ticino, ogni giorno. Una montagna... ma è solo la punta di un iceberg, che sta soffocando, del resto, il Pianeta intero.
"In soli sei mesi sono stati distribuiti più di 90'000 sacchi trasparenti, a un ticinese su cinque. I cittadini hanno risposto oltre le aspettative; hanno ben separato le plastiche dagli altri rifiuti e, soprattutto, le hanno sciacquate, passo indispensabile per permetterne il riciclo", spiega, alle telecamere della RSI, Manuel Bonzanigo, della RS Recupero Materiali SA, con sede a Bironico. "Da gennaio abbiamo già raccolto 25 tonnellate di scarti domestici. Riciclarli, invece di bruciarli, significa risparmiare circa 375 barili di petrolio (50 tonnellate di greggio)".
Il progetto di raccolta e riciclo di tutte le plastiche domestiche (e quindi non solo del PET) - attivo da diversi anni in Svizzera tedesca in più di 250 Comuni - è stato introdotto in Ticino all’inizio del 2019. Il primo ad aderire all’iniziativa, in gennaio, è stato Ponte Capriasca, in marzo si è aggiunta Bellinzona e, a partire da giugno, si accoderanno Alto Malcantone, Losone, Tenero e Terre di Pedemonte. Altri Comuni si stanno muovendo.
Ma perché le plastiche non vengono trattate direttamente in Ticino? E perché conviene riciclarle, invece di bruciarle? Per capirlo la RSI ha seguito uno dei sacchi trasparenti fino alla sua trasformazione in rigranulato, un materiale pronto per essere riutilizzato (GUARDA IL VIDEO IN TESTA ALL'ARTICOLO). Morale? La lotta ai rifiuti di plastica passa anche da qui.
Massimiliano Angeli
N.B.
Le microplastiche sono già nei pesci dei nostri laghi e le stiamo respirando e ingerendo. Senza accorgercene. Secondo l'ONU la quantità di plastica che finisce negli oceani potrebbero addirittura superare quella dei pesci entro il 2050.