Le persone che hanno contratto il morbillo in Europa l’anno scorso sono state 21'315, il 400% in più rispetto al 2016, e 35 sono quelle morte. La maggiore propagazione della malattia è data dal calo complessivo del tasso di copertura vaccinale e dagli inefficienti sistemi di sorveglianza sanitaria, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS).
Delle 53 nazioni della regione continentale considerate, 15 hanno registrato focolai con più di 100 infetti. In testa figura la Romania (5’562), seguita dall’Italia (5’006) e dall’Ucraina (4’767); in Svizzera l’epidemia ha colpito 106 volte.
Il piano d’azione per i vaccini, oggetto di discussione tra gli 11 ministri della salute convocati dall’OMS martedì in Montenegro, ha come obiettivo l’avvio di una collaborazione volta all’eliminazione delle patologie infettive esantematiche, quindi tra le altre anche rosolia e varicella.
ANSA/YR