Se vi venisse consegnata una busta al cui interno vi fosse scritta la data del giorno in cui morirete, l’aprireste?
Personalmente, ma credo di non essere il solo, la risposta sarebbe no. Se conoscessi la mia fine non farei che pensarci; ed è vita quella passata a pensare alla morte? No grazie, sto bene così.
Se però mi dicessero che il semplice fatto di conoscere la mia “data di scadenza” cambierebbe il mio destino, allora penso l’aprirei.
Veronica, mia moglie, quella busta l’ha letta ieri in prima serata su LA1. E il verdetto che ha trovato è calato come una mannaia: “se non cambi stile di vita potrebbero restarti meno di dieci anni”.
Ma com’è possibile?
VO2 Max, questo il nome del test in grado di prevedere l’aspettativa di vita misurando la quantità di ossigeno utilizzata durante l’attività fisica. Per farlo si svolge un test da sforzo; ovvero si fa correre o pedalare il soggetto fino alla soglia dell’inferno. Quando il malcapitato cede per stenti ecco che abbiamo il suo VO2 Max.
Questo valore determina lo stato di benessere generale del paziente e in base a esso si può prevedere il rischio di sviluppare patologie croniche negli anni successivi. E sono queste patologie che aumentano pesantemente il rischio di decesso.
La buona notizia è che questo dato non è una condanna. Con l’esercizio fisico si può invertire la tendenza e riguadagnare anni di vita.
Veronica in poco meno di due mesi è riuscita ad alzare la sua VO2 Max dell’80%, abbattendo il rischio di morte dal 33% iniziale a un più gestibile 9%.
Dopo questa avventura il suo rapporto con l’attività fisica è cambiato: se prima era semplice tortura, ora è medicina. Una medicina amara, di quelle da tapparti il naso quando la mandi giù, ma che sai di dover prendere perché alla fine ti fa bene.
Il VO2 Max è un dato che può concretamente allungare la vita, eppure questo test viene svolto quasi esclusivamente da sportivi di elite. Come mai?
Purtroppo questo esame non è coperto dalla cassa malati, quindi viene proposto molto poco dai medici perché a carico del paziente.
Un’assurdità visto che ha il potere di metterti di fronte alla dura realtà e di cambiare il tuo destino. Un investimento su un futuro meno medicalizzato e più sano.
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