Un trattamento medico in ospedale può fare paura, soprattutto ai bambini. Ora all’Istituto pediatrico della Svizzera italiana (IPSI) c’è però una particolare volpe che aiuta i piccoli pazienti ad affrontare la visita con tranquillità e vincere così il dolore.
Si tratta di una volpe virtuale che vive all’interno di un videogioco. Il bambino indossa dunque un visore per la realtà virtuale per trovarsi immerso in un mondo fantastico, dimenticando l’ansia e la paura. “È uno strumento che viene utilizzato per procedure dolorose, come prelievi di sangue, il posizionamento di accessi venosi, medicazioni e confezionamento di gessi” ci spiega il dottor Gianluca Gualco, caposervizio al pronto soccorso IPSI a Bellinzona.
Tutti trattamenti che vengono quindi effettuati mentre il bambino – di solito sono pazienti di età compresa tra i quattro e i sedici anni - è concentrato ad aiutare la volpe in quattro missioni. Quattro fasi del videogioco che accompagnano la procedura medica. Durante quella più intensa, in cui il paziente è più stimolato, avviene il trattamento più doloroso, senza che il bambino se ne renda conto. “Una volta che tutto è finito, il gioco termina in un ambiente di montagna con laghetti e animali, in cui il bambino può festeggiare con i fuochi d’artificio” spiega ancora Gualco.
Nel videogioco il paziente pediatrico aiuta una volpe a risolvere delle missioni
In seno all’IPSI, dove i visori vengono utilizzati da circa un anno, i risultati sono positivi. “Il fatto di togliere la paura della procedura dolorosa ha un effetto benefico sulla famiglia e sul personale curante. Non è più necessario tenere fermo il bambino, che durante il trattamento è molto più rilassato”. Inoltre, l’utilizzo della realtà virtuale permette di evitare che il piccolo abbia paura in caso di una successiva visita in pronto soccorso.