Si pratica nelle aziende, passando per la scuola e la famiglia, fino ai contesti socio-sanitari, coinvolgendo ad esempio anziani, malati di Alzheimer, persone disabili, pazienti oncologici, utenti psichiatrici, detenuti, e tutte le situazioni in cui c’è un gruppo. È questo l’enorme valore di benessere individuale, relazionale e terapeutico dello yoga della risata, pratica in cui si ride per scelta.
E' una disciplina rivoluzionaria, semplice ed economica, che si pratica anche da soli ma la cui forza principale è data dal gruppo. È nata nel 1995 dall’intuizione unica che si può ridere senza l’ausilio di comicità portando invece il corpo a farlo per scelta, combinando tecniche di respirazione profonda proprie dello yoga a esercizi di risate diaframmatiche.
È stato infatti scientificamente provato che il nostro cervello non distingue una risata vera da una autoindotta, per cui dopo 10-15 minuti si producono gli stessi innumerevoli benefici.
La pratica oggi, secondo una stima recente, rigenera più di 3 milioni di persone in 106 paesi nel mondo.
ansa/joe.p.