Salute

I superpoteri della musica

Quali sono gli effetti benefici della musica sul nostro organismo? E quali sono i suoi utilizzi in campo medico? 

  • Ieri, 06:27
  • Ieri, 14:04
Musica cuffie benessere
  • IMAGO / Addictive Stock
Di: red. giardino di Albert/Alice Savoldelli  

Che la musica abbia poteri inimmaginabili è una verità conosciuta fin dall’antichità. Basti pensare alle sirene nell’Odissea di Omero, che con il loro canto ipnotico riescono a stregare perfino Ulisse, il più astuto degli uomini. È possibile che le popolazioni antiche avessero già intuito gli effetti che la musica può avere sul cervello? Oggi, grazie al progresso della scienza, questi effetti non solo possono essere ipotizzati, ma sono anche dimostrabili. In effetti, la musica, oltre a essere un potente veicolo di emozioni – chi non ricorda la canzone dedicata al primo amore durante l’adolescenza? – ha effetti benefici sul nostro corpo, molto più di quanto potremmo immaginare. Quest’arte, infatti, viene impiegata anche a scopi terapeutici in tutte le fasi della nostra vita, perfino in quella embrionale.

54:38

I superpoteri della musica

Il giardino di Albert 25.01.2025, 17:00

  • ©Compagnie des phares et balises Montreal

Gli effetti della musica nelle prime fasi della vita

“Prima ancora di riconoscere la voce dei genitori, il feto è già sensibile alla musica”. Così afferma Emmanuel Bigand, psicologo cognitivo francese, che in una sua ricerca ha osservato come già nella fase fetale l’essere umano reagisca agli stimoli musicali, muovendo la bocca e la lingua, proprio come i neonati di pochi mesi. Nei suoi studi sono stati evidenziati anche gli effetti benefici della musica sui bambini prematuri: il canto favorisce la regolazione del loro respiro, contribuendo così a ridurre lo stress del neonato. Inoltre, supporta lo sviluppo della suzione, cioè il movimento delle labbra che consente al bambino di nutrirsi.

Ricerca effetti musica cervello bambino
  • (c)Compagnie des phares et balises

Ma gli effetti positivi della musica nei giovani sono ben più ampi. Da quanto studiato dalla neuroscienziata Laurel Trainor, emerge che l’esposizione agli stimoli ritmici aiuta i bambini ad apprendere il linguaggio, già nei primi mesi di vita. Inoltre, sembra che praticare per due ore a settimana musica produca gli stessi benefici cognitivi di fare i compiti a casa. Non è un caso, dunque, che molti ragazzi preferiscano studiare con la musica nelle cuffiette: un esperimento ha infatti mostrato che le persone che hanno appreso dei vocaboli con musica classica di sottofondo li hanno assimilati meglio rispetto a chi lo ha fatto senza.

La musica e lo sport

Ma l’influenza della musica non si limita solo ai bambini e ai ragazzi, essa ha effetti positivi anche sulle attività quotidiane degli adulti, prima tra tutte quella sportiva. Vi è mai capitato di andare a fare jogging, o di andare in palestra ad allenarvi e di ascoltare musica come motivazione? Non è solo una leggenda, ma è un fatto dimostrato che la musica, avendo effetti simili alla droga, grazie al rilascio di dopamina, attiva nel corpo il sistema di motivazione-ricompensa, tipico di azioni necessarie alla sopravvivenza, come il mangiare e il riprodursi.

Gli studi del neuroscienziato Thomas Fritz, hanno evidenziato che la musica, grazie alle scariche di dopamina, può dimezzare la sensazione di fatica entro i primi sei minuti di attività e, alla fine dello sforzo fisico, riduce la tensione muscolare e migliora l’ossigenazione. Lo scienziato aggiunge che non è un caso, se “dal 2007 circa, nella maggior parte dei Paesi è vietato ascoltare musica (con cuffie o auricolari) durante le competizioni sportive”, questo per evitare che gli sportivi che ascoltano musica siano avvantaggiati rispetto ai loro avversari.

I superpoteri della musica
  • ©Arte France – Cie des Phares & Balises

I benefici della musica nella medicina

La musica ha dunque effetti positivi durante l’intero corso delle nostre vite, inclusa la terza età: ad esempio, nell’accompagnamento di malattie degenerative, come l’Alzheimer.  È stato osservato che le persone affette da questa patologia riescono a imparare e a ricordare nuove melodie. Insegnare canzoni agli anziani, dunque, ha un ruolo importante nella riabilitazione cognitiva, stimolando il riattivarsi di reti di apprendimento che la malattia tende a compromettere. Grazie alle tecniche di neurodiagnostica, è stato dimostrato che la musica attiva molte più aree cerebrali rispetto al linguaggio, coinvolgendo entrambi gli emisferi del cervello.

32:18

Parkinson e musica

La consulenza 26.02.2024, 12:50

  • iStock

Sono molte altre le applicazioni della musica in ambito medico e gli studi che accertano i benefici della musica anche nella vita quotidiana: Il Giardino di Albert ce ne parla nel documentario “I superpoteri della musica”.

1x1-giardino_di_albert

Tutte le puntate del giardino di Albert

rsi_social_trademark_WA 1.png

Entra nel canale WhatsApp RSI Info

Iscriviti per non perdere le notizie e i nostri contributi più rilevanti

Correlati

Ti potrebbe interessare