Ricercatori del Politecnico federale di Zurigo sono riusciti a trasformare cellule renali e adipociti (presenti nei tessuti adiposi) in cellule capaci di sbaragliare quelle cancerose.
La terapia basata su cellule immunitarie modificate (linfociti T) è nota, e la sua applicazione ha anche già permesso di salvare vite umane, ma gli effetti secondari possono essere pesanti e la procedura per la produzione è complicata. Il metodo messo a punto a Basilea dalla squadra guidata da Martin Fussegger, invece, pare riesca ad aggirare questi problemi.
Siamo però all’inizio della trafila, come s’avverte sulla rivista Nature Chemical Biology, e ancora non s’è andati oltre la sperimentazione su cavie animali. Gli studiosi implicati sono tuttavia ottimisti e si dicono convinti d’essere riusciti ad aprire una nuova breccia nella lotta contro il cancro.
ATS/dg